Elezioni 2014: riduzione del numero dei deputati al PE

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Il Parlamento conta attualmente 754 deputati: da luglio, quando la Croazia entrerà nell’UE, il numero totale dei deputati è destinato a salire a 766. Per garantire il rispetto del Trattato di Lisbona, che stabilisce il limite di 751 deputati, il PE ha approvato una risoluzione che prevede la perdita di un seggio per 12 Stati membri, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Portogallo e Romania, mentre i restanti tre posti sarebbero sottratti alla Germania, la cui quota attuale di 99 deputati supera il limite fissato dal Trattato a 96.

Dopo l’approvazione di questa risoluzione, avvenuta il 13 marzo con 536 voti a favore, 111 contrari e 44 astensioni, dovrà seguire l’approvazione all’unanimità del Consiglio europeo e un voto di consenso del Parlamento.

Quest’ultimo si è inoltre impegnato a presentare prima della fine del 2015, un sistema che permetta di distribuire i seggi parlamentari fra gli Stati membri prima di ogni elezione, in maniera “oggettiva, giusta e trasparente”. Il numero di parlamentari attribuito ad ogni Stato membro terrà conto dei trend demografici e l’eventuale aumento di Stati membri, senza escludere la possibilità di riservare un certo numero di deputati agli eletti in liste transnazionali.

I rappresentanti permanenti della UE, hanno accolto nei giorni scorsi, la richiesta del Parlamento europeo del 22 novembre scorso, confermando che le prossime elezioni europee si terranno dal 22 al 25 maggio 2014, invece del 5-8 giugno, così come previsto nei Trattati, per evitare la concomitanza con la settimana della Pentecoste, festività riconosciuta in molti Paesi membri.

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