Il Parlamento Europeo ricorda le vittime degli attacchi terroristici di Parigi

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Anche il Parlamento Europeo ha commemorato con un minuto di silenzio le vittime degli attacchi terroristici avvenuti a Parigi tra il 7 e il 9 gennaio 2015. È stato poi aperto un dibattito all’interno dell’emiciclo di Strasburgo in merito ai temi del terrorismo e del rafforzamento dei valori europei «Questi diciassette vignettisti, giornalisti, poliziotti, impiegati e comuni cittadini ebrei – ha detto il presidente Schulz dopo avere letto tutti i nomi delle vittime – sono stati uccisi perché rappresentavano quanto i fanatici non possono tollerare: critica, umorismo, satira e libertà di parola. Non dobbiamo permettere che la paura, l’antisemitismo, l’islamofobia o l’odio erodano i valori che ci definiscono».

Alain Lamassoure (PPE) e Pervenche Berès (S&D) hanno rispettivamente elogiato i milioni di cittadini che hanno invaso le strade in uno «tsunami di umanità» e proposto di conferire il premio Sakharov per la libertà di pensiero a Charlie Hebdo.

Il leader dell’ALDE, il belga Guy Verhofstadt, ha compiuto una lucida analisi dei tristi accadimenti parigini e ha dovuto riconoscere un fallimento. «Questi terroristi erano i nostri figli che sono nati qui, sono cresciuti qui e qui sono anche morti».

Michèle Rivasi (Verdi/ALE) ha invitato l’Europa a non «vedere le nostre libertà pubbliche sepolte sotto un arsenale di sicurezza».

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