Il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Festa della Repubblica 2023

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Vi presentiamo l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Festa della Repubblica 2023.

(…)

La Costituzione repubblicana, figlia del riscatto dalle tragiche esperienze della dittatura e del Secondo conflitto mondiale, indica il ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie.

Si tratta di un principio attualissimo e profondamente sentito, di cui l’inaccettabile aggressione della Federazione Russa all’Ucraina rappresenta la più brutale ed evidente negazione.

Il conflitto che, da oltre quindici mesi, produce morte e devastazione nel cuore dell’Europa sta provocando anche gravissime conseguenze a livello globale, accentuando l’insicurezza alimentare e la povertà in molti Paesi, anch’essi vittime delle conseguenze di questa guerra insensata, i cui effetti si vanno ripercuotendo sull’ordine internazionale pazientemente costruito dopo il 1945.

Assistiamo oggi con attenzione e interesse a tentativi di individuare sentieri di dialogo per giungere alla pace.

I principi di solidarietà e di giustizia che debbono unire i popoli impongono la ricerca di una pace giusta e non di una pace raggiunta ai danni di chi è stato aggredito.

È in questo spirito che l’Italia, nel quadro della sua convinta appartenenza all’Unione Europea e all’Alleanza Atlantica, continuerà ad assicurare il sostegno al popolo ucraino e al suo diritto all’indipendenza.

La ricerca della pace e del benessere fra le nazioni richiede impegno e disponibilità a individuare insieme soluzioni comuni.

È questo il fondamento della nostra scelta in favore del multilateralismo.

Soltanto un’autentica collaborazione fra i popoli può consentire di affrontare con successo problemi di natura globale di giorno in giorno sempre più pressanti: dai cambiamenti climatici alla tutela della salute, dalla gestione dei flussi migratori alla protezione dei diritti umani.

Lo confermano esperienze come il processo di integrazione europea, che da quasi settant’anni garantisce libertà e opportunità di crescita agli Stati che ne fanno parte.

Il conflitto in Ucraina, le crescenti tensioni cui abbiamo assistito da ultimo nei Balcani, impongono scelte coraggiose, in grado di consolidare e conseguire l’ampliamento del progetto comunitario, per renderlo idoneo ad affrontare le sfide del tempo presente.

L’Italia continuerà a lavorare affinché l’Unione europea possa essere sempre più attore capace di proiettare pace, stabilità e sviluppo a livello globale.

Con questi intendimenti auguro a tutti buona Festa della Repubblica Italiana.

Il testo integrale del discorso è disponibile qui

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