Il Consiglio europeo straordinario ha chiesto che il prossimo G20, in programma il 15 novembre a Washington, non si limiti all’analisi della situazione finanziaria, ma sia invece l’occasione per prendere «subito decisioni forti e operative».
Inoltre, i capi di Stato e di governo dell’UE chiedono che «a cento giorni» dal Vertice del 15 se ne svolga un altro per verificare l’attuazione delle decisioni che saranno prese.
«Ritengo che il coordinamento delle politiche economiche sia un obbligo imperativo», ha detto il presidente di turno dell’UE, Nicolas Sarkozy, secondo il quale «non c’è altra strada se non quella di cercare di capirsi e di ascoltarsi e di cercare poi insieme di preservare la crescita». Un coordinamento «che prenda la forma che si vuole, ma la cosa importante è che ci sia» ha aggiunto il presidente di turno dell’UE.
Sarkozy ha poi lasciato intendere che la delegazione europea al Vertice del G20 a Washington potrebbe comprendere anche la Spagna, oltre ai quattro Paesi dell’UE membri del G8, cioè Francia, Regno Unito, Italia e Germania: il presidente francese, infatti, in quanto presidente di turno dell’UE, potrebbe cedere al premier spagnolo Josà© Luis Zapatero il posto supplementare detenuto dalla Francia.
Prima del Consiglio europeo straordinario c’era stata una piccola polemica con la Svezia, il cui premier Fredrik Reinfeldt aveva criticato il presidente francese Sarkozy accusandolo di voler imporre una sistema eccessivo di regole al sistema finanziario globale. «àˆ così facile precipitarsi per dar prova di leadership dimenticandosi di analizzare correttamente e a fondo la situazione» aveva aggiunto il premier svedese commentando l’attivismo del presidente di turno dell’UE.