Nel mese di aprile 2018, il Parlamento, la Commissione e il Consiglio dell’UE hanno deciso di intraprendere negoziati per adottare in comune un “Registro europeo per la trasparenza”, volto a rendere più trasparente l’attività delle lobby e delle organizzazioni, che gravitano intorno alle Istituzioni europee.
Già dal 2011, il Parlamento e la Commissione si sono dotati di un registro, chiamato “Registro per la trasparenza”. Dal 2014 anche il Consiglio ha deciso di associarsi a questo tipo di strumento, per definire le regole che renderebbero, da una parte, più trasparenti le attività delle lobby nei confronti delle Istituzioni europee e, dall’altra più trasparente il processo decisionale dell’UE.
L’obiettivo del Registro è quindi quello di rendere pubblico e accessibile l’interesse rappresentato da organizzazioni che interagiscono con le Istituzioni europee. La registrazione è per il momento volontaria e lo scopo finale è quello di rendere tale registrazione obbligatoria.
Le tre Istituzioni si propongono quindi di istituire un “Registro europeo per la trasparenza” obbligatorio che, attraverso un processo decisionale dell’UE più chiaro e comprensibile, avvicini con maggiore fiducia i cittadini alle Istituzioni europee.
Ad oggi si contano circa undicimila organizzazioni di questo tipo, registrate presso il Parlamento o la Commissione europea, che rappresentano circa ottantamila lavoratori europei. Per organizzazioni si intendono ONG, associazioni di categoria, imprese, sindacati e consulenti. Quasi un quinto di queste organizzazioni ha il proprio ufficio centrale a Bruxelles.
Per ulteriori approfondimenti: il comunicato del Parlamento europeo, il registro per la trasparenza