Gli investimenti verdi nell’UE: la Commissione fa il punto

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La Commissione europea ha recentemente presentato un resoconto sulle misure adottate per sostenere la transizione verde nell’Unione europea nell’ambito del cosiddetto Green Deal. 

Sul versante degli investimenti, il Quadro finanziario pluriennale vedrà lo stanziamento di un terzo della dotazione complessiva dedicato ad azioni in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici, per un totale di circa 578 miliardi di euro. Parallelamente, l’UE ha proceduto all’adozione di misure finalizzate ad incentivare gli investimenti privati, in particolar modo attraverso lo sviluppo dell’Unione dei mercati dei capitali e l’adozione della cosiddetta “tassonomia verde”. A completare il quadro concorre l’approvazione di diversi regimi nazionali di investimenti in tecnologie pulite, per un totale di 6,9 miliardi di euro; ulteriori regimi nazionali sono attualmente in attesa di approvazione. 

Per quanto riguarda le imprese coinvolte dalla transizione, l’UE ha adottato un pacchetto di misure ad hoc nel cosiddetto “Piano industriale del Green Deal” con il quale intende sostenere il comparto e rafforzarne la competitività sulla scena globale; a queste si affiancano le nuove normative sull’industria a zero emissioni e sulle materie prime critiche. Parallelamente, sono state promosse iniziative per rafforzare la collaborazione tra le industrie del comparto – l’alleanza europea per le batterie e l’alleanza per l’idrogeno pulito – e per sviluppare le competenze necessarie al settore – le “accademie dell’industria a zero emissioni nette”.

Le azioni di cui sopra si inseriscono nel contesto delle azioni e delle normative di “Pronti per il 55”, il programma dell’Ue per il conseguimento degli obiettivi di transizione previsti per il 2030: il pacchetto comprende, tra gli altri, il rafforzamento del sistema di scambio ETS e il nuovo meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera. 

Sul versante internazionale, l’UE sta inoltre portando avanti iniziative volte a diversificare e tutelare le catene di approvvigionamento delle materie prime critiche necessarie, sviluppando nuove forme di cooperazione internazionale con i Paesi fornitori.

Restando nell’ambito del quadro internazionale, la Commissione ha altresì proceduto ad analizzare i potenziali impatti sull’economia dell’UE dell’Inflaction Reduction Act, il massiccio piano di investimenti recentemente adottato dagli Stati Uniti dal quale si temono effetti distorsivi potenzialmente nocivi per le nostre economie. Pur riscontrando come gli elementi attualmente disponibili non siano ancora sufficienti per un’analisi completa, la Commissione ha rilevato una rapida accelerazione degli investimenti “verdi” negli Stati Uniti e si è impegnata a monitorare i futuri sviluppi.

Per approfondire: il comunicato della Commissione europea

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