Dando seguito a quanto annunciato nel gennaio 2011 il ministro greco per la Protezione dei cittadini ha confermato le intenzioni del suo governo di concretizzare quanto prima la costruzione di un muro lungo più di dieci chilometri al confine con la Turchia al fine di arginare il flusso di migranti irregolari attraverso quello che è oggi uno dei punti di maggiore accesso all’Europa.
Secondo quanto dichiarato all’Agenzia France Presse la costruzione del muro che dovrebbe costare oltre cinque milioni di euro dovrebbe essere co-finanziato dal Fondo Europeo per le frontiere esterne, ma la Commissione Europea afferma che su questa questione è «stata depositata una domanda ma non è stata adottata alcuna decisione».
La Commissione Europea che già in gennaio aveva espresso critiche e preoccupazioni per il progetto greco, ha ribadito, con un portavoce della Commissaria agli Affari interni Cà©cilia Malmstrà ¶m, di non essere convinta che un’azione di questo genere rappresenti una risposta di lungo periodo alle sfide a cui Atene è chiamata a rispondere.
La Commissione ricorda inoltre che anche se in quanto fatto dalla Grecia sino ad oggi non si riscontrano elementi contrari al diritto comunitario, «tutte le iniziative adottate dagli Stati membri in tema di gestione dei confini devono rispettare le regole e i principi del diritto comunitario e internazionale in tema di non respingimento e protezione internazionale».