Facilitare l’integrazione attraverso la politica sociale

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L’UE dovrebbe rafforzare i legami tra le sue politiche di integrazione e la sua politica sociale, mentre l’Agenda sociale 2010 dovrebbe tenere maggiormente conto degli effetti sociali dell’immigrazione.
Queste le principali richieste avanzate dal Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) in materia di integrazione e Agenda sociale, richieste contenute in un parere adottato dalla sessione plenaria del CESE il 17 febbraio scorso. Il testo adottato sottolinea la necessità   che l’UE si sforzi a garantire l’inserimento in tutte le sue politiche sociali dell’integrazione degli immigrati
«Le politiche di integrazione devono essere collegate agli obiettivi principali della politica sociale dell’UE. Tutte le persone, compresi i cittadini di Paesi terzi, i cittadini dell’UE interessati da contesti di immigrazione e le minoranze, devono essere in grado di trarne vantaggio» ha sottolineato il relatore del parere adottato dal CESE. Nel testo è ribadito inoltre che la lotta contro l’emarginazione sociale dovrebbe essere attuata a favore di tutti i cittadini compresi gli immigrati, siano essi cittadini europei o cittadini di Paesi terzi.
Il CESE sottolinea poi che l’approccio della diversità   attraverso l’immigrazione deve essere integrato in modo trasversale nelle fasi di elaborazione e attuazione delle politiche e delle misure, mentre allo stesso tempo devono essere sviluppate politiche e iniziative specifiche per favorire l’integrazione delle persone immigrate e dei membri di minoranze etniche.
Sulla base delle esperienze maturate da altre politiche, il CESE ritiene dunque che un processo di integrazione preveda da parte dell’UE diversi strumenti politici, legislativi e finanziari che contribuiscano insieme alla promozione dell’integrazione, della parità   di trattamento e della non discriminazione.

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