Eurostat pubblica il Rapporto Energia, trasporti e ambiente 2015

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In attesa della COP21, Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà a Parigi tra meno di un mese, il 4 novembre Eurostat ha pubblicato l’edizione 2015 del Rapporto statistico su Energia, trasporti e ambiente.

La Relazione presenta una serie di indicatori su energia, trasporti e ambiente riguardanti i dati nazionali del periodo 2004-2013 per i 28 membri dell’Unione Europea, per i Paesi compresi nell’Associazione europea di libero scambio (EFTA), per gli Stati candidati e per quelli potenzialmente candidati.

Secondo il Rapporto, per esempio, sono già 20 i Paesi UE ad aver raggiunto gli obiettivi 2020 sul consumo di energia, che consistono in una riduzione del 20%. Estonia e Polonia sono gli unici Stati membri in cui non si è registrata una diminuzione tra il 2005 e il 2013, mentre i maggiori decrementi hanno riguardato la Lituania (-27,9%), la Grecia (-22,6%) e Malta (-20%). L’Italia ha diminuito i consumi del 14,5%. Belgio, Bulgaria, Germania, Paesi Bassi, Austria, Svezia e Regno Unito sono ancora al di sopra dei livelli-target di Europa 2020.

Prendendo in considerazione un altro indicatore molto attuale, Eurostat ha registrato in Svezia il maggiore utilizzo di energia da fonti rinnovabili (52,1% sul totale nel 2013) e buone performance in buona parte degli Stati UE: infatti, 13 di questi hanno almeno raddoppiato l’uso di rinnovabili negli ultimi dieci anni. I peggiori risultati si sono registrati invece in Lussemburgo (3,6% di energie rinnovabili sul totale), Malta (3,8%), Paesi Bassi (4,5%) e Regno Unito (5,1%). La media europea del 2013 è pari al 15%, a fronte dell’8,3% del 2004, il primo anno in cui il dato è disponibile: si tratta di un passo avanti verso l’obiettivo Europa 2020 di raggiungere il 20% di energia rinnovabile.

È possibile scaricare il Rapporto qui.

 

 

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