Se il governo degli USA lo richiede, i Paesi dell’UE devono essere pronti ad accettare i detenuti di Guantà ¡namo, sostiene l’Europarlamento esprimendo «profondo apprezzamento» per la decisione del presidente Barack Obama di chiudere la prigione statunitense situata a Cuba.
Ricordando come i detenuti di Guantà ¡namo Bay «sono stati privati dei diritti umani fondamentali, in particolare del diritto a un processo equo, e sono stati oggetto di tecniche d’interrogatorio estreme, quali il waterboarding, considerato una forma di tortura, e di trattamenti crudeli, inumani o degradanti», il Parlamento europeo si felicita per la «svolta nella politica degli Stati Uniti per quanto riguarda il rispetto del diritto umanitario e internazionale» e incoraggia la nuova Amministrazione Obama a adottare ulteriori misure in tal senso.
Secondo i dati forniti dagli USA, 759 persone sono state detenute a Guantà ¡namo in sette anni, 525 delle quali sono state rilasciate, 5 sono decedute sotto custodia e circa 250 sono ancora recluse nella struttura. Per queste, il Parlamento europeo chiede che siano garantiti i diritti fondamentali, sollecita di processare quelli contro i quali vi sono prove sufficienti, di rimpatriare gli innocenti e di tutelare quelli che non possono tornare al Paese d’origine perchà© ciಠmetterebbe a rischio la loro incolumità .
Sottolineando che la responsabilità principale per l’intero processo di chiusura del centro di detenzione di Guantà ¡namo e il futuro dei suoi detenuti «spetta agli Stati Uniti», l’Europarlamento afferma tuttavia che la responsabilità per il rispetto del diritto internazionale e dei diritti fondamentali «spetta a tutti i Paesi democratici, in particolare l’UE e i suoi Stati membri, che insieme rappresentano una comunità di valori».