Eurobarometro: per i cittadini europei pace e sicurezza sono i principali obiettivi della cooperazione internazionale

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Sono emersi da poco i risultati di un’indagine Eurobarometro, riguardanti le percezioni dei cittadini europei, sullo sviluppo della cooperazione internazionale e sulle principali tematiche, inserite in questa cornice. Dai dati raccolti, si evince che i cittadini europei identificano la pace e la sicurezza, come i principali cambiamenti, che i Paesi devono affrontare e, dunque, come le aree prioritarie, su cui la cooperazione internazionale deve impegnarsi.

Alla domanda “in quale area pensa che l’Unione Europea e i Paesi membri debbano impegnarsi di cooperare di più”, infatti, la maggior parte degli intervistati ha risposto “pace e sicurezza”. Al secondo posto, si colloca l’area della salute, seguita dall’ambito della crescita economica e delle dinamiche occupazionali. Il cambiamento climatico si è collocato soltanto al quinto posto, come area in cui dovrebbe investire la cooperazione internazionale.

È stata inoltre posta una domanda sull’importanza, per l’Unione Europea, di investire in Paesi partner al di fuori dell’UE. Il 75% dei partecipanti al sondaggio hanno risposto, riconoscendo l’importanza di questi investimenti. Soltanto il 25% non li reputa importanti o non ha saputo rispondere. All’interrogativo circa quali devono essere i Paesi destinatari di tali azioni di investimento, il 62% degli Europei ha individuato nell’Africa la principale destinataria di tali fondi, mentre il 55% ritiene anche l’America latina e i Caraibi, da un lato e l’Asia, dall’altro, come possibili aree, in cui gli investimenti europei sarebbero necessari.

Infine, sono stati analizzati i settori, in cui sono più alte le percezioni del successo dell’UE, nell’indirizzare un cambiamento positivo e sostenibile. L’UE raggiungerebbe i risultati migliori, secondo gli intervistati, nei seguenti tre campi: 1) nel migliorare la connettività digitale; 2) nel migliorare le infrastrutture di trasporto; 3) nel supportare la transizione verso un’energia pulita.


Per ulteriori informazioni: il comunicato della Commissione

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