Mentre le preoccupazioni per la situazione economica sono leggermente diminuite tra i cittadini europei, la disoccupazione resta il problema principale secondo un nuovo sondaggio Eurobarometro.
La maggior parte degli europei (54%) ritiene infatti che il peggio debba ancora venire per quanto riguarda l’impatto della crisi sul lavoro, mentre il 38% considera che essa abbia già raggiunto il suo apice, percentuale che corrisponde ad un aumento del 10% rispetto all’indagine precedente (maggio 2009).
Così, la maggioranza delle persone interpellate (51%, con un aumento del 2% rispetto al sondaggio precedente) considera la disoccupazione come il problema attualmente più importante nel proprio Paese. La situazione economica è al secondo posto (40%, -2%), mentre l’inflazione occupa il terzo posto (19%, -2%) insieme alla criminalità (19%, +3%).
Secondo gli oltre 30.000 europei intervistati nel sondaggio condotto tra il 23 ottobre e il 18 novembre scorsi, l’UE (22%, +2%) e i governi nazionali (19%, +7%) sono i soggetti maggiormente in grado di fronteggiare la crisi, seguiti dal G20 (18%, -2%). Lo stimolo della ricerca e dell’innovazione nell’industria europea (31%), il sostegno della produzione ecologica di beni e servizi (30%), il sostegno dell’agricoltura (27%) e l’incentivo alla creazione di imprese (25%), costituiscono secondo i cittadini i migliori mezzi per incoraggiare la crescita in modo sostenibile.
Resta sostanzialmente stabile la fiducia nelle istituzioni europee: il 50% (+2%) dei cittadini europei ha fiducia nel Parlamento Europeo, mentre il 33% (-3%) non ce l’ha; il 46% (+2%) ha maggior fiducia nella Commissione Europea e il 32% (-2%) non ce l’ha. Inoltre, la maggioranza degli europei (53%, dato immutato) continua a percepire l’adesione del loro Paese all’UE come una buona cosa, mentre il 57% (+1%) ritiene che il Paese abbia tratto vantaggio dall’essere membro dell’UE.