Eurobarometro: i cittadini dell’UE e le lingue

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L’ultima indagine di Eurobarometro ci fornisce informazioni interessanti sulle competenze linguistiche dei cittadini dell’Unione europea, sull’uso delle lingue e sulla predisposizione al loro apprendimento. 

L’atteggiamento nei confronti del multilinguismo è notevolmente positivo in UE: l’86% dei cittadini concorda sul fatto che tutti dovrebbero parlare almeno un’altra lingua oltre alla propria lingua madre, e il 69% anche più di una. Per il 76% degli europei, il miglioramento delle competenze linguistiche dovrebbe essere una priorità politica, così come la diversità linguistica: l’84% degli europei, le lingue regionali e minoritarie dovrebbero essere protette. 

Per quanto riguarda la conoscenza da parte dei cittadini europei di lingue diverse dalla lingua materna, l’indagine mostra un progresso positivo (per quanto modesto) rispetto all’ultima indagine del 2012: tre europei su cinque riescono a conversare in una lingua diversa dalla propria lingua materna, con un aumento del 3% dal 2012. La proporzione sale a quattro su cinque tra i giovani, con un aumento del 5%. Inoltre. il 28% degli europei e il 39% dei giovani riescono a sostenere una conversazione in più di una lingua straniera.

L’inglese è parlato da circa la metà degli europei (47%) come lingua straniera o seconda lingua, con un aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2012. Sette giovani europei su dieci riescono a sostenere una conversazione in inglese (+9%), e, dopo l’inglese, il francese (11%), il tedesco (10%) e lo spagnolo (7%) sono le lingue straniere più parlate nell’UE .


Per approfondire: Eurobarometro

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