Il nuovo sondaggio Eurobarometro registra un livello storico di approvazione dell’appartenenza all’UE, con un’attenzione particolare su pace e sicurezza.
La Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha sottolineato che due terzi degli europei vogliono un ruolo più incisivo dell’UE nella protezione dei cittadini dalle crisi globali e dalle minacce alla sicurezza. Ha inoltre affermato che il Parlamento europeo risponderà a questa richiesta con proposte audaci e ambiziose, perché l’Europa deve rafforzarsi per garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Il sostegno ad un’UE più forte è particolarmente alto tra i giovani, sebbene permangano differenze a livello nazionale.
Gli intervistati considerano il principale vantaggio dell’adesione all’UE il suo contributo al mantenimento della pace e alla sicurezza. Inoltre, emerge un ampio consenso sulla necessità di un’azione congiunta degli Stati membri per affrontare le sfide globali (89% nell’UE, 88% in Italia) e sull’importanza di maggiori risorse per l’Unione (76% nell’UE, 82% in Italia).
I cittadini europei esortano l’UE a dare priorità a sicurezza, difesa, competitività ed economia, temi centrali sia a livello europeo che in Italia. Nel contesto italiano, particolare rilevanza è attribuita all’indipendenza energetica, alle risorse e alle infrastrutture, con un forte richiamo alla necessità di misure più incisive contro l’inflazione, l’aumento dei prezzi e il costo della vita. L’economia resta una preoccupazione diffusa: un terzo degli europei si aspetta una riduzione del tenore di vita nei prossimi cinque anni, mentre in Italia solo l’11% prevede un peggioramento, con la maggioranza che ritiene la situazione stabile.
Infine, i cittadini europei sollecitano l’UE a impegnarsi con determinazione nella tutela di valori fondamentali come la pace, la democrazia e i diritti umani. Inoltre, due terzi degli intervistati auspicano un ruolo più forte per il Parlamento europeo, con un sostegno in crescita, soprattutto in Italia.
Per saperne di più: Sondaggio PE: i cittadini europei vogliono che l’UE li protegga e agisca unita