Il 23 luglio scorso, il primo ministro turco Tayyip Erdogan ha celebrato la schiacciante vittoria elettorale riportata dal suo partito, l’Akp, che il 22 luglio ha ottenuto più del 46,5% dei voti. Tuttavia, il nuovo leader dovrà affrontare tre difficili sfide: l’elezione del presidente della Repubblica, i separatisti curdi e la candidatura del paese all’ingresso nella Ue. In questa direzione, il primo ministro ha affermato che “risolveremo la questione sulle elezioni parlamentari senza causare tensioni” e “continueremo a lavorare con determinazione per raggiungere il nostro obiettivo, ovvero l’Unione europea”. Inoltre, durante il suo discorso, il primo ministro ha promesso che continuerà sulla via delle riforme politiche ed economiche e ha lanciato messaggi conciliatori all’opposizione.
Il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, ha espresso le sue congratulazioni al premier turco, affermando che “il primo ministro Erdogan ha fornito il suo impegno personale nel cammino verso l’Unione europea”.
Anche il vice presidente della Commissione europea Franco Frattini ha commentato i risultati delle elezioni in Turchia affermando che il pericolo di estremismo nel Paese sembra essere stato scongiurato. Inoltre, non manca nelle parole di Frattini un apprezzamento verso il premier turco Recep Tayyip Erdogan, il cui partito, l’Akp, si è assicurato la maggioranza nella tornata elettorale del 22 luglio: “in questi anni Erdogan ha fatto fare alla Turchia passi molto importanti verso l’Europa”. “E’ giusto che sia lui a continuare l’avvicinamento alla Ue”. Frattini si è infine mostrato ottimista sul futuro ruolo della Turchia nell’Unione europea: “se Ankara raggiungerà i requisiti richiesti dalle regole europee l’adesione non è affatto pregiudicata”.
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