Milioni di cittadini europei si trovano esposti a un maggiore rischio di esclusione sociale perchà© non hanno accesso ai servizi finanziari di base: è quanto emerge da uno studio sull’esclusione finanziaria nell’UE presentato dalla Commissione europea.
Lo studio evidenzia che nell’UE a 15 (vecchi Stati membri), due adulti su dieci non hanno un conto bancario, circa tre su dieci non dispongono di risparmi e quattro su dieci non possono ricevere alcun credito, benchà© soltanto uno su dieci lamenti il mancato accesso a tale servizio. Per quanto riguarda i cittadini dei nuovi Stati membri dell’UE, invece, un terzo è vittima dell’esclusione finanziaria, oltre la metà non dispone nà© di conto corrente nà© di risparmi e circa i tre quarti non possono ottenere crediti rinnovabili.
Le persone che percepiscono redditi bassi sono le prime a essere interessate dal fenomeno dell’esclusione finanziaria, ma il fatto di vivere in una zona svantaggiata aumenta le probabilità d’esclusione così come il vivere in zone rurali dei nuovi Stati membri. Secondo lo studio, l’esclusione finanziaria rientra in un fenomeno d’esclusione sociale molto più ampio che colpisce alcuni gruppi di individui che non possono avere accesso a servizi essenziali di qualità quali l’occupazione, l’alloggio, l’istruzione o le cure sanitarie.
«Le autorità pubbliche, a livello nazionale ed europeo, devono garantire che tutti gli europei possano ottenere e utilizzare in modo adeguato i servizi finanziari di cui hanno bisogno» ha dichiarato il commissario europeo per l’Occupazione e gli Affari sociali, Vladimà r àƒâ€¦à‚ pidla, mentre secondo il commissario al Mercato interno e ai Servizi, Charlie McCreevy, «mercati efficienti, dotati di regole chiare in un contesto di agguerrita concorrenza costituiscono importanti motori ai fini dell’inclusione sociale, creando posti di lavoro, occupazioni a reddito elevato, crescita e maggiori opportunità ». Per questo, ha aggiunto, la Commissione europea «persegue l’equilibrio tra l’agenda sociale e quella economica, che non devono essere in contrapposizione ma stimolarsi a vicenda».