I dati Eurostat relativi al giugno 2011 rivelano che il tasso di disoccupazione è rimasto stabile rispetto al maggio dello stesso anno (9,9% nella zona euro e 9,4% nell’UE-27) e ha fatto registrare un calo su base annua. Nel giugno 2010 infatti il tasso registrato nella zona euro era pari al 10,2% mentre nell’UE-27 era del 9,7%.
Sono dunque quasi 22 milioni e mezzo i disoccupati nell’UE e di questi 15 milioni e seicentomila vivono nella zona euro.
Gli Stati membri nei quali il tasso di disoccupazione è meno elevato sono l’Austria (4%), i Paesi Bassi (4,1%) e il Lussemburgo (4,5%); quelli che lo avvertono maggiormente sono invece Spagna (21%) Estonia e Lettonia (16% su base trimestrale).
Proprio le due repubbliche baltiche perಠsono tra i Paesi in cui la riduzione del tasso calcolato su base annua è stata tra le più consistenti (cinque punti percentuali in meno in Estonia e oltre tre punti percentuali in Lituania).
L’aumento più consistenti su base annua si sono invece registrati in Grecia (cinque punti percentuali), oltre che a Cipro, in Bulgaria e in Slovenia dove l’aumento è stato di circa un punto percentuale.
L’Italia – come recentemente reso noto dall’ISTAT – si colloca al di sotto della media europa con un tasso di disoccupazione nazionale dell’8% (che in termini assoluti si traduce in circa 2 milioni di persone senza lavoro) e con una situazione particolarmente grave per il Sud dove, come ricorda il Rapporto SVIMEZ, il tasso di disoccupazione nel 2010 è stato del 13,4% con una situazione particolarmente preoccupante per i giovani tra i 15 e 34 anni, due terzi dei quali senza lavoro 2010.
Il dato è ben distante, in negativo, dal pur allarmante valore registrato tra gli under 25 nell’UE-27 (20,5%), nella zona euro (20,3%) e addirittura nei Paesi con i tassi di disoccupazione giovanile più elevata: Spagna (45%) e Grecia (38,5%).
Home News Informazione sociale e diritti Disoccupazione: 9% in Europa, meglio in Italia ma non al sud