Diritti umani: richiamo alla Russia dal Consiglio d’Europa

1024

Il Consiglio d’Europa chiede alle autorità   della Russia di garantire la salvaguardia dei diritti fondamentali, minacciati anche negli ultimi giorni in cui si sono registrati vari episodi inquietanti, alla vigilia delle elezioni che si svolgeranno il prossimo 2 dicembre.
La notte del 24 novembre scorso, il presidente della nota ONG russa per i diritti umani ”Memorial”, Oleg Orlov, e tre giornalisti di Ren-Tv sono stati prelevati dall’albergo in cui si trovavano a Nazran (Inguscezia) da sconosciuti in uniforme e allontanati a bordo di un veicolo, senza alcuna motivazione. Secondo alcuni difensori dei diritti umani, i quattro sono stati picchiati selvaggiamente, soggetti a simulazioni di esecuzione e, infine, sono stati rilasciati in aperta campagna, senza scarpe. Una volta raggiunta a piedi la stazione di polizia più vicina per sporgere denuncia, i quattro sono stati di nuovo trattenuti per diverse ore.
Il presidente della Commissione Affari Legali e Diritti Umani dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) e relatore sulla situazione del Caucaso del Nord, Dick Marty, deprecando l’episodio ha chiesto ai suoi colleghi parlamentari della Federazione Russa di «esercitare pressione sulle autorità   al fine di identificare e punire il prima possibile gli autori e i mandanti di tale indecente atto d’intimidazione contro un noto difensore dei diritti umani e i tre giornalisti che l’accompagnavano». Marty ha inoltre denunciato le recenti violenze perpetrate dalle forze dell’ordine contro le manifestazioni pacifiche dell’opposizione in diverse regioni della Federazione Russa, chiedendo l’avvio di indagini veloci e approfondite sull’omicidio, avvenuto a Machatschkala (Dagestan), di Farid Babaev, candidato del partito liberale «Yabloko» alle prossime elezioni della Duma.
Anche il presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Jà ¡n Kubiàƒâ€¦à‚¡, ha denunciato la situazione dei diritti umani in Russia, sollecitando le autorità   russe a liberare i leader dell’opposizione Garry Kasparov e Boris Nemstov in stato di detenzione dallo scorso week-end. Richieste per la liberazione degli oppositori politici e per il rispetto dei diritti democratici in Russia sono giunte anche dall’UE.
Intanto il presidente russo Vladimir Putin, che aveva definito «sciacalli al soldo degli stranieri» gli oppositori politici e i cui provvedimenti restrittivi hanno causato la chiusura di 2400 ONG in Russia, ha detto di non ammettere ingerenze internazionali perchà©: «Da noi la protezione e la realizzazione dei diritti e delle libertà   dell’uomo sono prioritarie».

Approfondisci

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here