Direttiva sui Servizi: il parere del CESE e di Schrà ¶der, iniziativa del PSE

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Il CESE (Comitato economico e sociale europeo) sulla Direttiva sui Servizi nel mercato interno sostiene la necessità   di un periodo di transizione per l’applicazione del principio del Paese di origine e richiede l’esclusione dei servizi di interesse generale dal campo di applicazione della Direttiva, nonchà© una maggiore centralità   dei temi della sicurezza e della protezione sociale dei lavoratori. Il parere è stato approvato nonostante il voto contrario degli imprenditori, più favorevole alla proposta della Commissione europea.

Il Cancelliere Schrà ¶der, che ha subito gli attacchi dell’europarlamentare Wuermeling (CSU) ha espresso la propria preoccupazione al Presidente Barroso.
L’esponente CSU ha accusato il Cancelliere tedesco di aver ignorato fino ad ora la Direttiva sui Servizi consigliandogli di assumere una posizione più chiara data la rilevanza della questione per il recupero della competitività   in Europa e per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia di Lisbona.

Le preoccupazioni espresse dal Premier tedesco al Presidente Barroso riguardano i rischi di dumping sociale e salariale legati alla liberalizzazione dei servizi prevista dalla Direttiva Bolkestein; la Commissione si è detta pronta a discutere sulla sua applicazione. Schrà ¶der ha poi affermato di sostenere le scelte della Commissione sulla revisione della Strategia di Lisbona e sull’interpretazione del Patto di Stabilità  , che va maggiormente orientato verso la crescita economica. Il cancelliere tedesco ha infine auspicato il raggiungimento di un accordo sulle prospettive finanziarie 2007-2013 nel corso della presidenza lussemburghese.

Il PSE ha invitato a Bruxelles nella terza settimana di febbraio i rappresentanti dei partiti socialisti nazionali per dare una risposta «socialdemocratica» ai problemi posti dalla Direttiva sui Servizi. I nodi principali sono il rischio di dumping sociale, l’applicazione del principio del paese d’origine, la non applicazione della Direttiva a una serie di servizi. I rappresentanti dei nuovi Stati membri non hanno partecipato all’iniziativa.

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