Direttiva Servizi: la posizione di Eurocommerce, il dibattito interno alla CDU/CSU, il colloquio informale Chirac-Barroso

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Eurocommerce, che rappresenta il commercio europeo (ingrosso, dettaglio, internazionale), ritiene importante che sia il Parlamento europeo a proseguire i lavori alla direttiva sui Servizi. Senza fornire esempi precisi, Eurocommerce chiede poi che venga fatta chiarezza sugli aspetti dubbi della direttiva in modo da fugare timori infondati.

In seguito alle recenti dichiarazioni del Commissario McCreevy, gli eurodeputati Werner Langen (CDU) e Joachim Wuermeling (CSU) hanno sottolineato in un comunicato che non vi è alcun «disaccordo fondamentale» nel gruppo CDU/CSU sull’approccio nei confronti della direttiva sui Servizi. Il punto di partenza, hanno ricordato, rimane la redazione di una «lista positiva» dei servizi sottoposti al principio del paese d’ origine.

Colloquio telefonico tra Chirac e Barroso sulla direttiva Bolkestein: il Presidente francese ha dichiarato tale direttiva «inaccettabile», proponendo una revisione completa da parte della Commissione.
Sullo stesso tema la socialdemocratica tedesca Evelyne Gebhardt ha giudicato le proposte di Barroso ciniche, condannando la vaghezza della Commissione fino ad ora e specificando che il principio del Paese d’origine non debba essere eliminato, ma nemmeno possa rimanere alla base della direttiva.

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