L’11 luglio scorso la commissione mercato interno ha iniziato la discussione dei 1154 emendamenti presentati
Le distanze sono apparse ancora ampie e molteplici: non c’è intesa sull’applicabilità del Principio del Paese di origine, sui Servizi di interesse generale, sui campi di applicazione della direttiva, sul criterio da seguire per individuare detti ambiti e sulle prestazioni transfrontaliere.
Il 13 luglio la commissione parlamentare occupazione e affari sociali ha approvato il rapporto Van Lanker i cui cardini sono il rispetto del diritto del lavoro (salario, contratti collettivi) in tutti gli Stati membri, l’esclusione dei Servizi di Interesse Generale, e di erogazione di acqua, gas energia elettrica e la non applicazione del principio del Paese di origine alle prestazioni transfrontaliere in assenza di armonizzazione delle regole.
Soddisfazione per questo voto è stata espressa da Pierre Jonkeheer (Verdi – Belgio) e Harlem Desir (PSE – Francia) oltre che dalla Confederazione Europea dei Sindacati.
Sia La Commissione, per bocca del Direttore Generale al mercato interno Alexander Schaub, sia la Presidenza britannica hanno insistito sull’importanza del provvedimento per la modernizzazione e il buon funzionamento del modello sociale europeo, pur senza nascondere le difficoltà : il percorso potrebbe essere più lungo del previsto articolandosi in due fasi: analisi tecnica e bilancio della discussione.
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