Direttiva Bolkestein: posizioni contrastanti

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Secondo il Commissario al mercato interno, Charlie McCreevy, la proposta di direttiva sui servizi (Bolkestein) è necessaria per innalzare il tasso di crescita dell’economia europea; tuttavia, bisogna tener conto delle molte reazioni polemiche a questa proposta «ascoltando le preoccupazioni di tutti».
Il parlamentare europeo Joachim Wuermeling (CSU tedesco) ha criticato la campagna dell’IG BAU (Sindacato industriale costruzioni-agricoltura-ambiente) contro la proposta di direttiva sui servizi, in quanto «presenta degli scenari terribili che non hanno nulla a che fare con il contenuto della direttiva». Secondo Wuermeling infatti, parlare di dumping sociale è una «pura messa in scena mediatica» in quanto i diritti sociali garantiti dagli Stati membri non sarebbero toccati dalla direttiva.
La delegazione italiana del gruppo PSE del Parlamento Europeo ha promosso, il 19 gennaio, un confronto sulla proposta di direttiva sui servizi, all’interno del quale la relatrice nella commissione parlamentare Affari sociali, Anne Van Lancker (socialista belga) ha prospettato due scenari: il ritiro della direttiva da parte della Commissione o (che farà   un’altra proposta) o la pesante modifica della stessa da parte del Parlamento. «La natura orizzontale della direttiva le permette di influenzare molti campi per cui il Trattato fornisce una base legale specifica all’azione comunitaria». Non è da escludersi a priori l’opzione della Direttiva Quadro purchà© vengano esclusi dal campo di applicazione i servizi d’interesse economico generale.
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