Dibattito sulla democrazia europea: le urgenze politiche dopo le elezioni

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Le elezioni europee hanno confermato una maggioranza pro Europa solida, ma hanno anche evidenziato la necessità di risposte politiche urgenti per mantenere questo sostegno. Senza tali risposte, i cittadini potrebbero voltare le spalle ai partiti tradizionali.

A luglio, il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha tenuto un dibattito sullo stato della democrazia in Europa, con la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e i rappresentanti dei gruppi politici del nuovo Parlamento europeo. Oliver Röpke, Presidente del CESE, ha sottolineato che l’UE deve promuovere una democrazia inclusiva e resiliente, coinvolgendo tutti gli attori, dalla società civile alle istituzioni nazionali ed europee.

Roberta Metsola ha dichiarato che l’entusiasmo per l’Europa è vivo e che la politica deve dimostrare di essere il miglior agente di cambiamento positivo. Nel dibattito, Željana Zovko del Partito Popolare Europeo ha chiesto la continuazione delle politiche precedenti, Ana Catarina Mendes del gruppo Socialisti e Democratici ha evidenziato l’importanza di combattere la povertà, e Dan Barna del gruppo Renew ha esortato a difendere lo stato di diritto con maggiore efficacia. Kira-Marie Peter-Hansen dei Greens/EFA ha ribadito l’importanza del Green Deal, mentre Martin Schirdewan della Sinistra ha chiesto interventi per la crisi degli alloggi.

Stefano Mallia, Presidente del gruppo dei datori di lavoro del CESE, ha espresso preoccupazione per l’aumento del sostegno a leader autoritari e per atteggiamenti antidemocratici, sottolineando la necessità di reinventare la democrazia. Lucie Studničná, Presidente del gruppo dei lavoratori del CESE, ha chiesto azioni ambiziose per affrontare il cambiamento climatico, le ineguaglianze e la crescita sostenibile, proponendo un nuovo Contratto Sociale.

Séamus Boland, Presidente del gruppo delle organizzazioni della società civile del CESE, ha chiesto una collaborazione più profonda tra il Parlamento europeo e il CESE per colmare il divario tra elettorato ed eletti, lavorando insieme attraverso le organizzazioni della società civile.

È cruciale che l’UE agisca prontamente per affrontare queste sfide, al fine di garantire un futuro democratico e prospero per tutti i suoi cittadini.

Per un ulteriore approfondimento: articolo del CESE

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