Evelyne Gebhardt (PSE) ha presentato al Parlamento un documento fortemente critico sulla proposta di direttiva «servizi» della Commissione. Sotto accusa sono soprattutto la vaghezza del campo d’applicazione della direttiva (che entrerebbe in conflitto con altre norme comunitarie) ed il principio del Paese d’origine (art. 16 della proposta), in base al quale il fornitore è sottoposto alla legge del Paese in cui ha sede l’impresa, e non a quella del Paese dove fornisce il servizio, principio in contrasto con quello di armonizzazione della legislativa europea.