Controllo del gas: importanza del dialogo tra Ue e Paesi esportatori

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Nel corso di un incontro svoltosi il 9 aprile, i paesi esportatori di gas hanno respinto l’idea di creare un «cartello del gas», pur sottolineando la volontà   di organizzare un gruppo di esperti per studiare i risultati del gruppo, gli sviluppi futuri ed il possbile andamento del prezzo del gas. Il gruppo dei Paesi esportatori di gas comprende l’Algeria, il Brunei, l’Indonesia, l’Iran, la Malesia, la Norvegia, la Nigeria, l’Oman, il Qatar, la Russia e il Turkmenistan, che controllano circa il 70% delle riserve di gas mondiali. L’Ue ha annunciato che seguirà   da vicino le attività   del gruppo ed il commissario europeo all’energia, Andris Piebalgs, ha evidenziato l’importanza di un dialogo permanente tra i Paesi consumatori, produttori ed i Paesi di transito per garantire la stabilità   e la trasparenza del mercato mondiale dell’energia. Contrariamente al mercato del petrolio, le transazioni sul mercato del gas si fanno soprattutto sotto forma di contratti a lungo termine, sui 20-25 anni. La prossima riunione del gruppo si terrà   nel 2008 a Mosca.
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