La Commissione Europea ha adottato la procedura per i disavanzi eccessivi a carico di 9 Stati membri dell’UE: oltre all’Italia, anche Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Slovacchia, Slovenia, Paesi Bassi e Portogallo.
In tutti questi Paesi infatti, come già per altri 9 Stati membri messi sotto esame nei mesi scorsi (Francia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Spagna, prima, e Lituania, Malta, Polonia e Romania poi), le previsioni di disavanzo per il 2009 sono superiori al 3% del PIL.
«Il Patto di stabilità e crescita è sufficientemente flessibile per combinare stimoli fiscali nel breve termine con il risanamento delle finanze pubbliche nel medio termine e la sostenibilità nel lungo termine, tenendo conto dei costi dovuti all’invecchiamento della popolazione» osserva la Commissione, che ritiene perಠ«essenziale continuare ad applicarlo rigorosamente per ancorare l’aspettativa che i disavanzi eccessivi verranno corretti in maniera ordinata».
Per tutti e 9 i casi oggetto dell’ultimo esame, basato sulle proiezioni di bilancio comunicate dai Paesi stessi e sulle previsioni di primavera, la Commissione conclude che «sebbene i livelli di disavanzo siano di natura eccezionale, in quanto sono principalmente la conseguenza di una flessione o recessione economica grave di dimensioni imprevedibili, essi non sono nà© prossimi al valore di riferimento nà© temporanei».
In particolare, per quanto riguarda l’Italia, il deficit del 5,3% del PIL programmato dal governo italiano «va oltre e non è prossimo al valore di riferimento del 3%» e «sebbene possa essere considerato come eccezionale, non puಠessere considerato temporaneo», scrive la Commissione. Ancor peggio per il debito pubblico, programmato dal governo italiano al 115,1% del PIL nel 2009, che secondo l’esecutivo dell’UE «non diminuisce in maniera sufficiente, con un andamento verso il valore di riferimento non soddisfacente».
Si attendono ora le raccomandazioni sui termini per la correzione, che terranno conto dei dati trasmessi con la comunicazione di ottobre nell’ambito della procedura per i disavanzi eccessivi e delle previsioni di autunno della Commissione.