Conclusa la prima registrazione delle sostanze chimiche

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Il 30 novembre 2010 è stata la prima scadenza per la registrazione delle sostanze chimiche di ampio uso fissata da REACH, il regolamento entrato in vigore nel 2007 per la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche nell’UE.
Tale scadenza riguardava le sostanze chimiche più pericolose (vale a dire quelle cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione) fabbricate o importate in quantità   pari o superiori a una tonnellata all’anno per ciascuna società  , sostanze estremamente tossiche per l’ambiente acquatico fabbricate o importate in quantità   pari o superiori a 100 tonnellate all’anno per ciascuna società   e sostanze fabbricate o importate in quantitativi superiori a 1000 tonnellate all’anno.
Sono stati sottoposti all’Agenzia europea delle Sostanze chimiche (ECHA) 24.675 dossier, che saranno ora controllati per assicurare che tutti i requisiti siano soddisfatti. Secondo l’Agenzia, diverse società   hanno già   innalzato i loro standard di sicurezza a seguito del processo di registrazione, cosa che comporta un uso più sicuro delle sostanze chimiche prodotte o importate in grandi quantitativi o che presentano rischi specifici, come ad esempio le sostanze pericolose per la salute umana o l’ambiente. Sebbene la scadenza riguardasse per lo più le sostanze chimiche prodotte o importate in grandissime quantità  , a questo esercizio ha partecipato anche un certo numero di piccole e medie imprese cui si deve circa il 10% delle registrazioni. Poichà© le PMI sono anche utilizzatrici di sostanze chimiche, esse finiranno per beneficiare a loro volta delle informazioni di sicurezza così raccolte.
La situazione, osserva la Commissione Europea, continuerà   a migliorare via via che le informazioni raccolte tramite il processo di registrazione verranno fatte passare lungo la catena delle forniture: «I risultati di REACH andranno a vantaggio sia delle imprese che dei consumatori grazie alla condivisione delle conoscenze nell’ambito del settore chimico, con conseguente innalzamento degli standard di sicurezza sia per quanto concerne le condizioni di lavoro che per i prodotti stessi. Anche l’ambiente ne trarrà   beneficio grazie a una riduzione dell’inquinamento chimico».
Nel 2013 e nel 2018 sono previste altre due scadenze per la registrazione riguardanti le sostanze chimiche prodotte o importate in quantitativi più ristretti. La Commissione trarrà   insegnamenti da questa prima fase di registrazione per consentire un espletamento senza intoppi delle registrazioni future.

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