Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE): plenaria del 24 e 25 aprile

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Sono molti i temi toccati durante l’ultima plenaria del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) tenutasi nelle giornate del 24 e 25 aprile: 

  • Lotta alla violenza di genere e diritti delle donne: il 25 aprile il CESE ha dibattuto sulle conclusioni della 68a sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione delle donne tenutasi a New York a marzo, dalla quale è emerso come una donna su tre sia vittima di violenza e una su dieci viva in condizioni di estrema povertà. Il CESE ha sottolineato la necessità di mantenere alto il sostegno alla lotta per la parità di genere, forte di un lavoro di lunga data in sostegno a politiche di promozione dell’uguaglianza di genere. “Abbiamo sottolineato che la povertà non è neutrale rispetto al genere, quindi nemmeno la nostra risposta ad essa può esserlo. La violenza commessa contro le donne ha un impatto sul rischio di povertà delle donne e sulla loro capacità di partecipare su base paritaria al mercato del lavoro. Posso quindi solo Accolgo con favore il voto finale di ieri del Parlamento europeo sulla prima direttiva volta a proteggere le donne dalla violenza e dalla violenza domestica a livello europeo”, ha affermato il presidente del CESE Oliver Röpke.
  • Creazione di un organismo etico interistituzionale: Il CESE ha approvato l’accordo sulla creazione di un organismo interistituzionale per le norme etiche, un nuovo organismo proposto con l’obiettivo di rafforzare l’integrità, la trasparenza e la responsabilità nel processo decisionale sovranazionale delle otto istituzioni dell’UE. Esso rappresenta un primo passo significativo verso la promozione di una cultura comune di integrità ed etica, superando, aggiornando e interpretando standard minimi comuni per la condotta etica delle istituzioni, e pubblicando rapporti su come questi standard vengano riflessi nelle regole interne di ciascuna istituzione e organismo dell’UE. 
  • Difesa della democrazia: in relazione al pacchetto Difesa della democrazia della Commissione europea, i membri del CESE hanno espresso riserve sui tempi e sull’approccio da adottare, in particolare circa il tema dell’influenza straniera. Il pacchetto, secondo quanto riportato dal CESE, sarebbe non solo inefficace, ma anche potenzialmente dannoso, oltre che carente: arrivato troppo tardi per avere un impatto reale sulle imminenti elezioni europee del 2024, non è, inoltre, bastato a rispondere alle precedenti  raccomandazioni del Comitato per il rafforzamento della democrazia europea.
  • Competitività economica dell’UE: Maive Rute (vicedirettrice generale per il Mercato interno della Commissione) e Oliver Röpke (presidente del CESE) hanno sottolineato come il rafforzamento della competitività dell’UE sia fondamentale per incrementarne la crescita e il benessere economico e sociale. Secondo il parere del CESE, l’UE deve agire rapidamente per recuperare il ritardo e sopravvivere di fronte allo strapotere dei giganti economici mondiali.Secondo Maive Rute “Ciò di cui abbiamo bisogno è un cambiamento radicale. Non possiamo lasciare che l’attuazione del mercato unico sia realizzata con la buona volontà: abbiamo bisogno di una reale applicazione dietro di essa. Dobbiamo esportare i nostri beni e le nostre tecnologie, ma non i nostri posti di lavoro. Le nostre industrie devono essere competitive e gli investimenti devono avvenire qui”.
  • Migrazione della forza lavoro: la commissaria agli Affari interni Ylva Johansson, ha chiesto il sostegno del CESE riunendo gli Stati membri e le organizzazioni della società civile per garantire una politica efficace sulla migrazione della forza lavoro. Il pacchetto sulla mobilità dei talenti è un’iniziativa che comprende una serie di misure volte a rendere l’Unione più attraente per i talenti provenienti da paesi terzi e per facilitare la mobilità al suo interno. Una delle misure fondamentali di questo pacchetto è l’iniziativa “Talent Pool”, il primo pool di abbinamento volontario a livello comunitario, in cui gli Stati membri interessati possono riunire datori di lavoro nell’UE e persone in cerca di lavoro nei paesi terzi. Si stima che “Talent Pool” avrà un impatto positivo sul PIL dell’UE, con un massimo di 4,2 miliardi di euro generati da salari aggiuntivi. Tuttavia, come ha sottolineato il CESE nel suo parere sul  pacchetto, il pool di talenti dell’UE deve essere uno strumento pratico, facile da usare e affidabile, attraente per i lavoratori e i datori di lavoro, sostenendo, allo stesso tempo, una migrazione legale di manodopera equa ed etica.

Per approfondire: EESC hails European Parliament’s historic vote on combating gender violence, reiterates commitment to advancing women’s rights, European Economic and Social Committee approves agreement on creation of interinstitutional Ethics Body, European Economic and Social Committee warns Defence of Democracy Package might not deliver on its promises, ‘We need to export our goods and technologies, but not our jobs. Investment must happen in Europe’, Commissioner Johansson calls for the European Economic and Social Committee’s support for a team Europe approach on labour migration.

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