Cile 1973, 50 anni dal golpe di Pinochet

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L’11 settembre è una data significativa per il continente americano e per il resto del mondo, dato che a 28 anni di differenza si sono susseguiti due avvenimenti che hanno segnato la storia contemporanea: nel 1973 il golpe in Cile e nel 2001 l’attacco alle Torri gemelle a New York.

In Cile, 50 anni fa, morì il Presidente Salvador Allende e contemporaneamente i militari, guidati da Augusto Pinochet e sostenuti dalla CIA, rovesciarono il suo governo instaurando un regime militare.

Salvador Allende era impegnato, dal 1970 a trasformare il Cile in una democrazia socialista e dopo circa tre anni di governo era giunto a controllare il 90% delle miniere, l’85% delle banche e il 75% delle imprese agricole.

La transizione democratica voluta e iniziata da Allende prevedeva anche l’introduzione del divorzio, incentivi all’alfabetizzazione, l’aumento programmatico dei salari, la rappresentanza sindacale ai lavoratori stagionali e l’introduzione del salario minimo ai lavoratori di ogni categoria.

Il colpo di stato militare e il regime del “macellaio di Santiago”, soprannome di Augusto Pinochet, causarono migliaia di morti, desaparecidos e incarcerazioni non giustificate. 

Basti pensare che nel 2004 il “Rapporto Valech”, voluto dall’allora Presidente Ricardo Lagos, rivelò che tra i torturati e gli stuprati ci furono anche bambini e giovani donne.

I cileni non furono solo colpiti dai militari in maniera diretta, ma lo furono indirettamente anche durante il Governo di Allende da parte dell’Amministrazione Nixon, la quale, con l’imposizione di sanzioni economiche portò la situazione economica  e sociale del Paese all’esasperazione.

Nel 1988, dopo quindici anni di feroce dittatura vinse il “no” nel referendum che prevedeva un nuovo mandato presidenziale per Augusto Pinochet dalla durata di 8 anni.

Nel 1989 ci furono elezioni libere e da quel momento il Cile iniziò un processo di ritorno alla democrazia.

Fino al 1998 Augusto Pinochet rimase nel Paese grazie al suo ruolo di capo delle forze armate e così ebbe l’immunità parlamentare.

Nonostante il tentativo di arresto avvenuto nel 1998, il dittatore fu rilasciato e morì per morte naturale nel 2006 all’età di 91 anni nel suo Paese natale.

Solamente pochi giorni fa un rapporto rivelatorio reso pubblico da Joe Biden conferma la complicità e il sostegno del governo statunitense nella riuscita del golpe del dittatore Pinochet.

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