CESE: contro la povertà   partire dall’educazione

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Il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) ha deciso di dedicare al problema della povertà   la Conferenza Biennale 2010, convocando a Firenze dal 20 al 22 maggio le istituzioni europee e i governi nazionali per rilanciare il ruolo dell’educazione nella lotta alla povertà   e all’esclusione sociale.
Come sottolineano vari studi europei citati dal CESE, che riunisce i rappresentanti delle categorie economiche e sociali dei 27 Stati membri dell’UE, la povertà   e l’esclusione sociale colpiscono ormai un cittadino su quattro nell’UE: il 24% degli europei è costretto a vivere con risorse inferiori al 70% della media europea e si vede negato l’accesso a condizioni di vita accettabili, senza un lavoro certo e un alloggio dignitoso, privato del diritto all’assistenza sanitaria e all’apprendimento, impedito nell’accesso alla cultura e allo sport. Un europeo su 10 non riesce a raggiungere nemmeno la metà   del reddito medio dell’UE, mentre il 6% della popolazione non arriva neppure al 40% della media.
«L’esclusione sociale preclude in Europa l’accesso ai diritti fondamentali di un cittadino su quattro: il lavoro, l’alloggio, l’assistenza sanitaria, l’apprendimento, la cultura, lo sport, sono a portata di mano di tre europei e vengono negati al quarto. Non è solo un’ingiustizia clamorosa, ma anche una diseconomia imperdonabile per il sistema economico europeo e per i singoli sistemi nazionali» osservano i responsabili del CESE, domandando: «Quale Paese puಠpermettersi, soprattutto in una fase di crisi economica, di fare a meno di un quarto della propria popolazione?». Il CESE ritiene che l’educazione abbia tutte le carte in regola per aggredire questo fenomeno, a patto che i sistemi educativi dei 27 Paesi siano messi nella condizione di svolgere un nuovo ruolo da una legislazione adeguata a questa sfida.
Il presidente del CESE, Mario Sepi, sottolineando come l’appuntamento di Firenze possa costituire «il primo passo verso una nuova legislazione europea di inclusione basata sullo strumento fondamentale dell’educazione», intende così proporre alla Commissione Europea la redazione di un Libro verde sulla materia.

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