Cattiva amministrazione? Niente paura rivolgiti al mediatore europeo

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Il Mediatore europeo è una figura nata con il trattato di Maastricht nel 1992 come elemento della cittadinanza europea. Il suo operato è volto a potenziare la trasparenza e la responsabilità democratica del processo decisionale e dell’amministrazione delle istituzioni dell’UE, oltre ad essere a salvaguardia del cittadino in caso di cattiva amministrazione nell’azione delle istituzioni e degli organi dell’Unione europea.

Oggi tale ruolo è ricoperto da Emily O’Reilly, ex difensore civico irlandese, eletta dal Parlamento europeo nel 2013, ha assunto le funzioni di Mediatore europeo a partire dal 1° ottobre 2013. Durante il suo mandato ha concentrato l’attenzione su questioni di grande attualità: maggiore trasparenza nelle attività di lobbying, gruppi di esperti, agenzie dell’UE, negoziati internazionali (TTIP), miglioramento delle norme sulle denunce di irregolarità e sull’iniziativa dei cittadini europei. E’ stata riconfermata per un successivo mandato di cinque anni con l’intento di continuare ad attuare la strategia «Verso il 2019» concentrandosi su «Impatto, Pertinenza e Visibilità».

Per quanto possibile, il Mediatore ricerca, assieme all’istituzione o all’organo interessato, una soluzione atta a soddisfare il denunciante. Nel 2016 le cifre sono: circa 15.000 cittadini supportati, 620 richieste dai tre paesi più attivi (Spagna, Polonia e dal Belgio). Le principali ragioni per cui i cittadini si sono rivolti alla Mediatrice sono inerenti alla trasparenza (accesso ai documenti, attività di lobbismo, sperimentazioni cliniche) e tra le istituzioni la piu chiamata in causa è la Commissione europea.

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