Se nell’UE si confondono dazi e regole di civiltà
Nonostante che in questi ultimi tempi l’oceano Atlantico si sia molto allargato e gli scambi tra i due Occidenti siano sospesi al ricatto dei...
Anche per l’Unione Europea una settimana di Passione
Fra non molti giorni sarà Pasqua, ma per arrivarci l’Unione Europea deve affrontare anch’essa una “via crucis”, senza sapere se al termine delle prove che l’attendono ne uscirà viva e rafforzata. Fuor di metafora, l’Unione Europea vittima di una duplice aggressione, la guerra armata della Russia da est e quella commerciale avviata da Trump, sarà alle prese nei prossimi giorni con decisioni che molto decideranno del suo futuro.
Israele e la guerra in Medio Oriente, una nuova fase in prospettiva
E’ finita quella fragile tregua che aveva permesso il rilascio di alcuni ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas nonché qualche briciola di calma al popolo di Gaza, sotto il fuoco ormai da quel 7 ottobre 2023.
Scoperta l’America, adesso si scopre l’Europa
Sembra essere tornata l’epoca delle scoperte, quando fragili caravelle europee si avventuravano in mari sconosciuti alla ricerca delle Indie leggendarie e approdavano nelle meno...
USA-UE: quali valori condivisi e quali interessi comuni?
Due interviste, non a caso succedutesi a distanza di poche ore, hanno ritenuto l’attenzione sul futuro dei rapporti tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti di Donald Trump: quella di venerdì scorso del presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, al Financial Times e quella di sabato della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al Corriere della sera. Entrambe le interviste sono apparse nel corso di una settimana densa di avvenimenti sulle due sponde dell’Atlantico: a Parigi, con la riunione di una trentina di governi dell’Occidente democratico chiamati a far parte della “coalizione dei volenterosi” in difesa dell’Ucraina; negli USA, con la rivelazione di nuove aggressioni verbali all’UE da parte dei sodali di Trump, accompagnate da una visita non proprio gradita del vice-presidente J.D. Vance in Groenlandia, nuova terra di conquista per gli USA, naturalmente a garanzia di pace futura.
Terremoto e guerra sconvolgono Myanmar, (Birmania)
Il mondo soffre non solo per le guerre e i conflitti in corso e che non trovano la via della pace, ma anche per le catastrofi naturali che colpiscono intere regioni con danni umani e materiali di grandi dimensioni. Particolarmente disastrosa è la situazione quando conflitti e catastrofi si incrociano e portano le distruzioni a livelli intollerabili per le popolazioni.
Riarmi nazionali senza difesa comune europea
Il dibattito in corso sulla necessità ed urgenza di assicurare una protezione all’Europa di fronte alle aggressioni in corso e alle minacce di aggressioni...
Quando la Turchia scende in piazza
Il 24 marzo scorso, il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu è stato arrestato e portato nella prigione di Silivri, alla periferia della città. Accusato di corruzione e di altri delitti, il sindaco di Istanbul rappresenta il principale rivale politico del presidente Erdogan e per questo suo bersaglio preferito.
Una nuova Unione per rassicurare i popoli europei
L’Unione Europea è una realtà plurale per storie e culture, ancora incompiuta rispetto al suo progetto federale, ritardato da divergenti dinamiche intergovernative e spesso...
MANIFESTO DI VENTOTENE: dalle radici ai frutti
Si è fatto un gran parlare i giorni scorsi del Manifesto scritto nel 1941 da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, al confino nell’isola di Ventotene ad opera del regime fascista. La polemica politica non ha sempre giovato alla comprensione di un testo complesso, specie se manipolato fuori dal travagliato contesto storico in cui aveva preso forma, isolandone alcuni passaggi imposti dalle drammatiche tensioni del periodo e, soprattutto, non leggendolo nella sua evoluzione fino ai giorni nostri.
L’Unione europea e il rischioso volo di Icaro
E’ famoso il mito greco di Icaro che per fuggire dal labirinto di Creta, dov’era rinchiuso, si affidò ad ali di cera per fuggire in volo, finendo di precipitare in mare perché alzatosi troppo in alto vicino al sole. Quelle ali erano state date ad Icaro dal padre, accompagnate dalla raccomandazione di volare a giusta distanza dal mare e dal sole che, in entrambi i casi, minacciavano di scioglierne la cera.
Serbia in piazza, tra proteste, corruzione e prospettive di adesione all’UE
E’ dallo scorso novembre che gli studenti e gran parte della popolazione della Serbia hanno dato il via a ingenti manifestazioni in tutto il Paese per denunciare la corruzione che si annida pericolosamente nelle pieghe di un Governo autoritario, guidato dal 2017 dal Presidente Vucic e dal suo Partito, il Partito progressista serbo. Sono manifestazioni che si estendono sempre più nel Paese e la cui portata non si era più vista dai tempi delle manifestazioni contro Milosevic nel 2000.
All’Ovest molto di nuovo
Tra le due guerre mondiali del secolo scorso scosse le coscienze il romanzo di Erich Maria Remarque, “All’Ovest niente di nuovo”: un titolo ancora attuale per molti versi, ma oggi da riscrivere nel contesto di un Occidente dove molto di nuovo sta capitando. In particolare per la frattura in corso dell’Occidente dove sembrano allontanarsi ogni giorno di più le due sponde dell’oceano Atlantico. Purtroppo di “niente di nuovo” restano le guerre nel mondo e nel nostro continente, in guerra da sempre, salvo una tregua vissuta nella “piccola Europa”, ad eccezione della ex-Jugoslavia a partire dagli anni ‘90.
Vertici europei nel vortice della storia mondiale ed europea
La storia del mondo e dell’Europa ha preso a correre più veloce del solito, i cittadini si interrogano sulla direzione che sta prendendo e la politica in affanno rincorre situazioni che non è stata in grado di prevenire. In questo contesto si moltiplicano i Vertici politici di diverso formato, in particolare in un’Europa non limitata ai confini dell’Unione Europea, che resta comunque al centro di tutta questa agitazione.
Ucraina: primi colloqui con gli Stati Uniti in Arabia Saudita
Risuonano ancora nelle nostre incredule orecchie i toni minacciosi e inaccettabili usati da Donald Trump nei confronti del Presidente ucraino nello studio ovale di Washington alla fine di febbraio. Si trattava di un primo dialogo sulla prospettiva di un cessate il fuoco fra Ucraina e Russia, dialogo rivelatosi intriso di accuse volgari e lontane dalla realtà per uno Zelensky stanco di tre anni di guerra, umiliato non solo in quanto Presidente accusato di non volere la pace, ma anche come rappresentante di un popolo che ha resistito con fierezza e coraggio all’aggressione sempre in corso del Cremlino.
Il quadrante mediorientale, l’altra miccia accesa del mondo
La giusta attenzione, oggi prevalentemente concentrata sul conflitto in Ucraina, non deve occultare un’altra area di conflitti in corso o potenziali, quale quella mediorientale, dove la tensione tra Israele e i Paesi e territori limitrofi non accenna a raffreddarsi. Se l’epicentro resta al momento l’ irrisolto conflitto israelo-palestinese, ulteriormente alimentato da Israele con i suoi interventi in Cisgiordania, non va dimenticato quanto sta accadendo nei dintorni, dalla Siria all’Iran fino alla Turchia di Erdogan.
Difenderci senza tradire il progetto europeo
La storia registra una svolta accelerata verso un futuro incerto e per molti aspetti preoccupante.
In questa svolta sono tutti coinvolti, lo vogliano o no:...
Una politica internazionale tra logica e follia
È evidente lo sconcerto di molti commentatori politici di fronte all’irruzione brutale di Donald Trump nel disordine mondiale esistente fino a portarlo verso un caos ingovernabile, foriero di mille pericoli per tutti, Stati Uniti compresi. Dev’essere anche quello che si pensa nelle Cancellerie dove la prima regola è spesso quella di non allarmare i cittadini, con il rischio anche di ingannarli sul loro futuro, sempre nella speranza che, in questo mondo impazzito, ce ne sia uno.
USA – UE: se non tutti i mali vengono per nuocere
A distanza di poco più di un mese dall’insediamento di Donald Trump, per un secondo mandato, è già possibile qualche prima valutazione, avendo cura di distinguere il suo impatto sulla politica interna, impegnata in una decostruzione dello Stato di ispirazione liberale con esiti ancora molto incerti, da quello sulla politica internazionale dove è in corso uno sciame sismico che annuncia rotture e smottamenti nelle relazioni mondiali tanto a livello delle “fastidiose” Istituzioni internazionali che dei rapporti con gli altri attori geopolitici, in particolare Cina, Russia e Unione Europea.
Ucraina e USA: il coraggio e la prepotenza
Nel nostro piccolo l’avevamo capito, quelle rare volte che abbiamo perso tempo a guardare i talk show di molte nostre deprimenti serate televisive: si...