MANIFESTO DI VENTOTENE: dalle radici ai frutti
Si è fatto un gran parlare i giorni scorsi del Manifesto scritto nel 1941 da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, al confino nell’isola di Ventotene ad opera del regime fascista. La polemica politica non ha sempre giovato alla comprensione di un testo complesso, specie se manipolato fuori dal travagliato contesto storico in cui aveva preso forma, isolandone alcuni passaggi imposti dalle drammatiche tensioni del periodo e, soprattutto, non leggendolo nella sua evoluzione fino ai giorni nostri.
L’Unione europea e il rischioso volo di Icaro
E’ famoso il mito greco di Icaro che per fuggire dal labirinto di Creta, dov’era rinchiuso, si affidò ad ali di cera per fuggire in volo, finendo di precipitare in mare perché alzatosi troppo in alto vicino al sole. Quelle ali erano state date ad Icaro dal padre, accompagnate dalla raccomandazione di volare a giusta distanza dal mare e dal sole che, in entrambi i casi, minacciavano di scioglierne la cera.
Serbia in piazza, tra proteste, corruzione e prospettive di adesione all’UE
E’ dallo scorso novembre che gli studenti e gran parte della popolazione della Serbia hanno dato il via a ingenti manifestazioni in tutto il Paese per denunciare la corruzione che si annida pericolosamente nelle pieghe di un Governo autoritario, guidato dal 2017 dal Presidente Vucic e dal suo Partito, il Partito progressista serbo. Sono manifestazioni che si estendono sempre più nel Paese e la cui portata non si era più vista dai tempi delle manifestazioni contro Milosevic nel 2000.
All’Ovest molto di nuovo
Tra le due guerre mondiali del secolo scorso scosse le coscienze il romanzo di Erich Maria Remarque, “All’Ovest niente di nuovo”: un titolo ancora attuale per molti versi, ma oggi da riscrivere nel contesto di un Occidente dove molto di nuovo sta capitando. In particolare per la frattura in corso dell’Occidente dove sembrano allontanarsi ogni giorno di più le due sponde dell’oceano Atlantico. Purtroppo di “niente di nuovo” restano le guerre nel mondo e nel nostro continente, in guerra da sempre, salvo una tregua vissuta nella “piccola Europa”, ad eccezione della ex-Jugoslavia a partire dagli anni ‘90.
Vertici europei nel vortice della storia mondiale ed europea
La storia del mondo e dell’Europa ha preso a correre più veloce del solito, i cittadini si interrogano sulla direzione che sta prendendo e la politica in affanno rincorre situazioni che non è stata in grado di prevenire. In questo contesto si moltiplicano i Vertici politici di diverso formato, in particolare in un’Europa non limitata ai confini dell’Unione Europea, che resta comunque al centro di tutta questa agitazione.
Ucraina: primi colloqui con gli Stati Uniti in Arabia Saudita
Risuonano ancora nelle nostre incredule orecchie i toni minacciosi e inaccettabili usati da Donald Trump nei confronti del Presidente ucraino nello studio ovale di Washington alla fine di febbraio. Si trattava di un primo dialogo sulla prospettiva di un cessate il fuoco fra Ucraina e Russia, dialogo rivelatosi intriso di accuse volgari e lontane dalla realtà per uno Zelensky stanco di tre anni di guerra, umiliato non solo in quanto Presidente accusato di non volere la pace, ma anche come rappresentante di un popolo che ha resistito con fierezza e coraggio all’aggressione sempre in corso del Cremlino.
Il quadrante mediorientale, l’altra miccia accesa del mondo
La giusta attenzione, oggi prevalentemente concentrata sul conflitto in Ucraina, non deve occultare un’altra area di conflitti in corso o potenziali, quale quella mediorientale, dove la tensione tra Israele e i Paesi e territori limitrofi non accenna a raffreddarsi. Se l’epicentro resta al momento l’ irrisolto conflitto israelo-palestinese, ulteriormente alimentato da Israele con i suoi interventi in Cisgiordania, non va dimenticato quanto sta accadendo nei dintorni, dalla Siria all’Iran fino alla Turchia di Erdogan.
Difenderci senza tradire il progetto europeo
La storia registra una svolta accelerata verso un futuro incerto e per molti aspetti preoccupante.
In questa svolta sono tutti coinvolti, lo vogliano o no:...
Una politica internazionale tra logica e follia
È evidente lo sconcerto di molti commentatori politici di fronte all’irruzione brutale di Donald Trump nel disordine mondiale esistente fino a portarlo verso un caos ingovernabile, foriero di mille pericoli per tutti, Stati Uniti compresi. Dev’essere anche quello che si pensa nelle Cancellerie dove la prima regola è spesso quella di non allarmare i cittadini, con il rischio anche di ingannarli sul loro futuro, sempre nella speranza che, in questo mondo impazzito, ce ne sia uno.
USA – UE: se non tutti i mali vengono per nuocere
A distanza di poco più di un mese dall’insediamento di Donald Trump, per un secondo mandato, è già possibile qualche prima valutazione, avendo cura di distinguere il suo impatto sulla politica interna, impegnata in una decostruzione dello Stato di ispirazione liberale con esiti ancora molto incerti, da quello sulla politica internazionale dove è in corso uno sciame sismico che annuncia rotture e smottamenti nelle relazioni mondiali tanto a livello delle “fastidiose” Istituzioni internazionali che dei rapporti con gli altri attori geopolitici, in particolare Cina, Russia e Unione Europea.
Ucraina e USA: il coraggio e la prepotenza
Nel nostro piccolo l’avevamo capito, quelle rare volte che abbiamo perso tempo a guardare i talk show di molte nostre deprimenti serate televisive: si...
Elezioni in Germania, una speranza per l’Europa
Per cercare di dare ordine alla confusione che regna sotto i cieli, senza per questo poter dire con Confucio che “la situazione è eccellente”, concentriamoci prima sulla nostra Europa, chiamata ad accogliere un giorno nell’Unione Europea l’Ucraina, aggredita dalla Russia e tradita da Donald Trump.
Quel film torna in mente adesso, dopo il clamoroso intervento del vice-sceriffo e vice-presidente USA, J. D. Vance a Monaco, con trama rovesciata, come spesso accade in un film-parodia nel quale è fuorilegge il vice-sceriffo e il suo mandante Donald Trump, eredi dell’assalto al Campidoglio a Washington nel 2021, per i quali la democrazia è in crisi in Europa e non negli Stati Uniti.
Europa – Stati Uniti, un confronto ad alta tensione
Vi sono stati nei giorni scorsi eventi importanti al centro del confronto tra Europa e Stati Uniti: prima la partecipazione di personaggi europei di secondo piano all’assemblea dell’ala radicale dei conservatori USA a Washington e, lunedì, l’incontro del presidente francese, Emmanuel Macron, con Donald Trump, alla vigilia di un imminente incontro tra il presidente USA e il premier britannico Keir Starmer, all’indomani di un problematico voto all’ONU sull’integrità dell’Ucraina aggredita dalla Russia e, in coincidenza con il ricordo a Kiev dei tre anni di guerra, un G7 sede un tempo di un fronte compatto dei più importanti Paesi democratici a sostegno dell’Ucraina.
Quel film torna in mente adesso, dopo il clamoroso intervento del vice-sceriffo e vice-presidente USA, J. D. Vance a Monaco, con trama rovesciata, come spesso accade in un film-parodia nel quale è fuorilegge il vice-sceriffo e il suo mandante Donald Trump, eredi dell’assalto al Campidoglio a Washington nel 2021, per i quali la democrazia è in crisi in Europa e non negli Stati Uniti.
Dal voto tedesco un viatico per l’Unione Europea
Le nostre democrazie hanno questo di bello: di sottoporre alla verifica dei suoi cittadini, con periodiche elezioni, l’operato dei loro governi e decidere eventuali alternanze alla guida del loro Paese. Bello, ma non così semplice e anche faticoso.Quel film torna in mente adesso, dopo il clamoroso intervento del vice-sceriffo e vice-presidente USA, J. D. Vance a Monaco, con trama rovesciata, come spesso accade in un film-parodia nel quale è fuorilegge il vice-sceriffo e il suo mandante Donald Trump, eredi dell’assalto al Campidoglio a Washington nel 2021, per i quali la democrazia è in crisi in Europa e non negli Stati Uniti.
Breve storia d’Europa da Monaco 1938 a Monaco 2025
Mentre la storia svolta in Europa è utile ricordare alcuni snodi dell’ultimo secolo, a partire dalla Conferenza di Monaco del 1938 fino a quella della settimana scorsa sulla sicurezza. Venti date tra le tante, venti messaggi che l’Europa non ha raccolto, ha sottovalutato o dimenticato.
Quel film torna in mente adesso, dopo il clamoroso intervento del vice-sceriffo e vice-presidente USA, J. D. Vance a Monaco, con trama rovesciata, come spesso accade in un film-parodia nel quale è fuorilegge il vice-sceriffo e il suo mandante Donald Trump, eredi dell’assalto al Campidoglio a Washington nel 2021, per i quali la democrazia è in crisi in Europa e non negli Stati Uniti.
Mezzogiorno di fuoco, in Europa è arrivato lo sceriffo
In un vecchio film western dei primi anni ‘50, “Mezzogiorno di fuoco” con protagonista Gary Cooper, si racconta di uno sceriffo che scende in campo per mettere fine alle prepotenze di una banda di pericolosi fuorilegge. Superfluo dire che, dopo alterne vicende, lo sceriffo vince.
Quel film torna in mente adesso, dopo il clamoroso intervento del vice-sceriffo e vice-presidente USA, J. D. Vance a Monaco, con trama rovesciata, come spesso accade in un film-parodia nel quale è fuorilegge il vice-sceriffo e il suo mandante Donald Trump, eredi dell’assalto al Campidoglio a Washington nel 2021, per i quali la democrazia è in crisi in Europa e non negli Stati Uniti.
Il nuovo 11 settembre di Donald Trump e del suo vice-sceriffo
Un quarto di secolo fa il mondo e gli Stati Uniti d’America furono scossi dal tragico attentato alle Torri gemelli di New York. Era...
Unione Europea, sedotta e abbandonata?
Assomiglia tanto l’Unione Europea in questi giorni ad un pugile suonato, messo a più riprese al tappeto, in attesa che suoni il gong dell’intervallo...
Se l’Italia si allontana dall’Unione Europea
La storia dell’Unione Europea è stata fatta dagli Stati nazionali che la compongono e che rischiano oggi di disfarla nel nuovo quadro internazionale.
Una responsabilità...
Con Donald Trump, un mondo al buio alla ricerca di un futuro
Sono trascorse solo poche settimane dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e già i primi avvertimenti e decisioni del Presidente degli Stati Uniti fanno tremare il mondo e la sua architettura di rispetto del diritto internazionale e di garanzie di dialogo multilaterale.