Caso SWIFT: il Parlamento chiede spiegazioni

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Il Parlamento Europeo chiede chiarezza sul caso SWIFT. I deputati vogliono sapere in che misura la Commissione Europea, il Consiglio e la Banca Centrale erano a conoscenza del programma americano Terrorist Finance Tracking Program, che ha consentito alle autorità   statunitensi di accedere a tutti i dati finanziari registrati dalla SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecomunications). Nell’adottare la risoluzione comune del 6 Luglio scorso, il Parlamento conferma la ferrea volontà   di combattere il terrorismo, ma critica severamente qualsiasi misura che possa intaccare la privacy dei cittadini. Ha espresso infatti serie preoccupazioni per l’attuale situazione di deterioramento del rispetto della privacy e della protezione dei dati dei cittadini europei. Il Parlamento chiede l’intervento del Garante europeo della protezione dei dati per verificare ruolo e funzionamento della Banca Centrale Europea, invita gli stati membri a procedere nei controlli del caso a livello nazionale. Il Consiglio, inoltre, viene invitato ad adottare la decisione quadro sulla protezione dei dati personali in ambito di cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale ed esortato in collaborazione con la Commissione ad esaminare le opportune misure da adottare per evitare che in futuro si ripetano casi altrettanto gravi di violazione della privacy.
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