Romania e Bulgaria devono dare maggior impulso al processo d riforme, che deve essere sostenuto da un consenso politico nazionale a cui siano associati tutti i partiti politici e tutte le istituzioni, sostiene la Commissione Europea.
Secondo le Relazioni adottate dall’esecutivo europeo sui due nuovi Stati membri, infatti, è necessario un maggiore impegno per ottenere risultati convincenti a livello di riforma giudiziaria, lotta alla corruzione e, nel caso della Bulgaria, lotta alla criminalità organizzata.
Nell’ultimo anno la Romania ha presentato proposte importanti per riformare il diritto penale, il diritto civile e le procedure giudiziarie, ma occorre un sostegno politico più forte per consentire a una magistratura indipendente di pronunciarsi in modo rapido ed efficace sui casi di corruzione ad alto livello. La Bulgaria, invece, ha cominciato a ristrutturare le procure, con un conseguente aumento dei rinvii a giudizio e delle condanne. Al tempo stesso, perà², occorre un sostegno politico più forte per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, che deve figurare tra le priorità del nuovo governo.
La Commissione riconosce la necessità di un ulteriore sostegno e monitoraggio e invita gli altri Stati membri a continuare ad assistere la Bulgaria e la Romania nel loro processo di riforma, per il quale le Relazioni formulano una serie di raccomandazioni concrete che i due Paesi dovranno mettere in pratica nei prossimi dodici mesi.
Nel 2007 la Commissione ha predisposto un meccanismo di cooperazione e verifica (MCV) per valutare il rispetto degli impegni assunti dai due nuovi Stati membri in materia di riforma giudiziaria e di lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. La Commissione ha presentato la prima Relazione nel giugno 2007 e ha poi riferito a scadenze semestrali.