Azioni parlamentari contro la violenza domestica

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Elaborare una Convenzione-quadro europea, adottare leggi nazionali e verificarne l’applicazione, queste le urgenze per contrastare la violenza domestica ai danni delle donne secondo quanto emerso dalla Conferenza organizzata a Vienna dal Consiglio d’Europa.
«Attuando la dimensione parlamentare di una campagna del Consiglio d’Europa, l’Assemblea ha avviato una cooperazione paneuropea unica in Europa al fine di ridimensionare il fenomeno della violenza domestica», ha dichiarato il presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE), Lluà ­s Maria de Puig.
Nella dichiarazione finale della Conferenza, i partecipanti hanno sottolineato l’urgenza di agire in seno ai Parlamenti nazionali, suggerendo di proseguire i contatti fra i parlamentari dei 47 Stati membri. Tuttavia, è stato sottolineato, «progressi in ambito legislativo non sono sufficienti a prevenire o ad arrestare il fenomeno della violenza», quindi rompere il silenzio intorno alla violenza domestica e denunciare qualsiasi offesa alla dignità   umana «è una responsabilità   che spetta ad ogni cittadino».
Da due anni, l’APCE ha moltiplicato le azioni di sensibilizzazione dei parlamentari in numerosi Paesi e ha esortato i Parlamenti a adottare, il più rapidamente possibile, degli standard legislativi minimi contro la violenza nei confronti delle donne.

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