Franco Chittolina
Se adesso nell’Unione Europea si recita a soggetto
Di questi “visionari” prendiamone uno tra tanti, il nostro Luigi Pirandello, in una delle sue celebri commedie come quella intitolata “Questa sera si recita a soggetto” e proviamo a leggerla con lo sguardo alla nuova legislatura europea 2024-2029 che, dopo una lunga gestazione, si è aperta formalmente dopo il voto del 27 novembre al Parlamento europeo, con un consenso risicato per Ursula von der Leyen del 51,4% degli europarlamentari, pesantemente sotto la soglia del voto di investitura a luglio.
Un “governo” fragile per un’Unione Europea nella tempesta
La formazione della nuova Commissione europea non è stata una bella storia per l’Europa e non è ancora finita, almeno fino a quando non verrà definitivamente votata nella plenaria del Parlamento europeo il prossimo 27 novembre per entrare in funzione il 1° dicembre, quasi sei mesi dopo le elezioni europee del giugno scorso.
Pronto Bruxelles, qui Trump: c’è qualcuno?
Il voto americano di inizio novembre ha allargato la distanza tra le due sponde dell’Atlantico e c’è da chiedersi come comunicheranno, e con quali interlocutori, i “due Occidenti” tra loro tradizionalmente alleati.
Economia europea e italiana: parlano i numeri
La politica abbonda spesso in parole, non sempre per raccontare i fatti, spesso per interpretarli a proprio uso e consumo. Accade però anche che nell’Unione Europea e nei suoi Paesi membri, Italia compresa, la politica debba fare i conti con i numeri quando raccontano di realtà scomode, al punto da parlare da soli.
Unione Europea, priorità ai ponti non ai muri
Sono in molti in questi giorni, in particolare dopo il clamoroso successo di Donald Trump, a chiedersi che cosa possa fare l’Unione Europa, per sé e per il mondo. La risposta non è facile e deve fare i conti con un realismo non esaltante, che non giustifica però rassegnazione e, ancor meno, resa a chi nel mondo preferisce l’arma della forza e della guerra piuttosto che il dialogo civile e gli strumenti del diritto, europeo ed internazionale.
Unione Europea con vista su Trump e Draghi
Tre eventi importanti, anche se di diversa rilevanza politica, si sono susseguiti nella settimana scorsa: martedì 5 novembre, il clamoroso esito elettorale americano, giovedì e venerdì due Vertici europei, il primo con i leader di una quarantina di Paesi dell’Europa “geografica” e l’altro con i Capi di Stato e di governo dell’Unione Europea, mentre a Pechino Sergio Mattarella incontrava Xi Jinping, presidente della Repubblica popolare cinese.
Unione Europea all’appuntamento con le elezioni americane
Non si può dire che le elezioni presidenziali americane non fossero attese con ansia da tempo, resta da capire come l’Unione Europea vi si sia preparata e in quali condizioni sia giunta a questo appuntamento.
Unione Europea dopo il voto USA. E adesso?
Il risultato del voto presidenziale americano sembra cogliere incredibilmente di sorpresa l’Unione Europea, che pure Donald Trump avrebbe dovuto imparare a conoscerlo fin dalla sua prima presidenza dal 2017 al 2021, così come dovrebbe aver capito fin dai tempi ormai lontani di Barack Obama che l’Unione Europea era diventata per gli USA un alleato che aveva perso importanza e credito.
Le future competizioni tra Unione Europea e USA
In attesa che prendano forma, da una parte e dall’altra dell’Atlantico, le politiche sviluppate dopo il voto presidenziale americano, qualche orientamento già può venire dallo stato di salute delle due economie occidentali, in competizione tra loro e con le altre potenze mondiali, la Cina in particolare.
L’Europa di domani nelle parole di due protagonisti politici
E’ un luogo comune diffuso, ma anche poco affidabile, quello che considera tutti uguali i discorsi dei politici. Lo smentisce, tra gli altri, il raffronto tra i discorsi tenuti a Roma il 25 ottobre scorso dalla presidente del Parlamento europeo, la maltese Roberta Metsola al suo secondo mandato, e quello pronunciato il 21 aprile 1954 a Parigi, da Alcide De Gasperi, allora Segretario della Democrazia cristiana, dopo essere stato a diverse riprese presidente del Consiglio italiano.
Un’altra Europa è possibile. Ma quale?
Per molti anni confortava la speranza che “un altro mondo è possibile”, poi sono arrivate le guerre, l’inarrestabile crisi climatica, l’aumento delle diseguaglianze, il dramma dei flussi migratori e abbiamo ripiegato sulla convinzione che, almeno, “un’altra Europa è possibile”. Adesso il momento è venuto di interrogarci se anche da questo fronte stia diventando probabile una ritirata, “strategica” o “tattica” che sia.
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Se anche l’Unione Europea diventa un campo di battaglia
Di regola le sedute parlamentari non riscuotono particolare interesse per i cittadini-elettori i quali, una volta designati i loro rappresentanti col voto, aspettano il prossimo turno elettorale per tornare a prestare attenzione ai loro Parlamenti. Non è una buona notizia per la salute della democrazia, al punto che si finisce per apprezzare anche episodi inattesi che contribuiscono a ridare fiato al dibattito politico.
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La “coperta corta” dei bilanci pubblici nell’UE
Tempo di bilanci pubblici, tempi di tensioni ovunque, nell’Unione Europea e nei suoi Paesi membri.
Ottobre metterà duramente alla prova quanti dovranno far quadrare i...
In ricordo di Emilio Gabaglio
Un altro amico importante se ne è andato, per APICE e per me.
Per APICE di cui Emilio seguiva con curiosità ed interesse le attività sulla politica internazionale ed europea, temi per i quali aveva una straordinaria passione e competenza, non solo sul versante sindacale. Non mancava di commentare le prese di posizione di APICE, che condivideva anche se con qualche invito ad avere più speranza nel futuro del mondo.
Le attese dei cittadini europei e le risposte che mancano
Con quello che capita nel mondo e le guerre che crescono di intensità, senza prospettive di pace e sicurezza, non stupisce che il morale...
Austria, vicina all’Italia e lontana da Bruxelles
In Austria, il partito di estrema destra FPO ha vinto le elezioni affermandosi come prima forza politica con il 29% dei consensi.
Chi vuole un’Unione Europea “sempre più stretta”?
Quando si scrive un Trattato importante come quello di Lisbona, attualmente in vigore per l’Unione Europea, bisogna fare molta attenzione alle parole che si...