Adriana Longoni
Quando la Turchia scende in piazza
Il 24 marzo scorso, il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu è stato arrestato e portato nella prigione di Silivri, alla periferia della città. Accusato di corruzione e di altri delitti, il sindaco di Istanbul rappresenta il principale rivale politico del presidente Erdogan e per questo suo bersaglio preferito.
Serbia in piazza, tra proteste, corruzione e prospettive di adesione all’UE
E’ dallo scorso novembre che gli studenti e gran parte della popolazione della Serbia hanno dato il via a ingenti manifestazioni in tutto il Paese per denunciare la corruzione che si annida pericolosamente nelle pieghe di un Governo autoritario, guidato dal 2017 dal Presidente Vucic e dal suo Partito, il Partito progressista serbo. Sono manifestazioni che si estendono sempre più nel Paese e la cui portata non si era più vista dai tempi delle manifestazioni contro Milosevic nel 2000.
Ucraina: primi colloqui con gli Stati Uniti in Arabia Saudita
Risuonano ancora nelle nostre incredule orecchie i toni minacciosi e inaccettabili usati da Donald Trump nei confronti del Presidente ucraino nello studio ovale di Washington alla fine di febbraio. Si trattava di un primo dialogo sulla prospettiva di un cessate il fuoco fra Ucraina e Russia, dialogo rivelatosi intriso di accuse volgari e lontane dalla realtà per uno Zelensky stanco di tre anni di guerra, umiliato non solo in quanto Presidente accusato di non volere la pace, ma anche come rappresentante di un popolo che ha resistito con fierezza e coraggio all’aggressione sempre in corso del Cremlino.
Il quadrante mediorientale, l’altra miccia accesa del mondo
La giusta attenzione, oggi prevalentemente concentrata sul conflitto in Ucraina, non deve occultare un’altra area di conflitti in corso o potenziali, quale quella mediorientale, dove la tensione tra Israele e i Paesi e territori limitrofi non accenna a raffreddarsi. Se l’epicentro resta al momento l’ irrisolto conflitto israelo-palestinese, ulteriormente alimentato da Israele con i suoi interventi in Cisgiordania, non va dimenticato quanto sta accadendo nei dintorni, dalla Siria all’Iran fino alla Turchia di Erdogan.
Con Donald Trump, un mondo al buio alla ricerca di un futuro
Sono trascorse solo poche settimane dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e già i primi avvertimenti e decisioni del Presidente degli Stati Uniti fanno tremare il mondo e la sua architettura di rispetto del diritto internazionale e di garanzie di dialogo multilaterale.
Repubblica Democratica del Congo, nuovi capitoli di guerra
Se dovessimo oggi descrivere un ulteriore e nuovo inferno su terra, punteremmo gli occhi sulla parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC), un grande Paese con più di cento milioni di abitanti nel cuore dell’Africa e in particolare in quella regione dei Grandi Laghi, del Nord Kivu.
A Davos si è discusso del futuro del mondo, tra sfide globali e crescenti...
E’ dal 1970 che il piccolo paese di Davos, nascosto fra le pieghe delle Alpi svizzere, diventa per alcuni giorni di gennaio il punto...
La fragile tregua in Medio Oriente fra Israele e Hamas
E’ con il fiato sospeso fino all’ultimo momento che la tregua fra Israele e Hamas è entrata in vigore il 19 gennaio scorso, dopo...
Africa che verrà, un continente in movimento, nell’ombra dei riflettori
Con i riflettori dell’attualità sempre puntati sulle due sanguinose guerre in Ucraina e in Medio Oriente, rimangono spesso nell’ombra altri conflitti, certamente lontani dalle...
Lo scacchiere mediorientale sempre più in movimento
Il 2024 si è concluso con l’apertura di un nuovo fronte di guerra in Medio Oriente. Dal 7 ottobre 2023 infatti con il terribile...
2024, anno di elezioni e di guerre
Siamo giunti alla fine dell’anno e, come sempre, si presenta il tempo dei bilanci e delle prospettive per l’anno che verrà. Tempi tuttavia inquieti che segnano i cambiamenti in corso in questo nostro mondo in pieno movimento.
Siria, la caduta di una dittatura e l’incertezza del futuro
Sono bastati undici giorni ad un gruppo di ribelli siriani per far cadere una dittatura al potere da più di cinquant’anni. Bashar al-Assad è...
Il macabro balletto delle COP
Non sfugge più a nessuno che il nostro Pianeta stia soffrendo. Lo vediamo con i nostri stessi occhi e ce lo ricordano costantemente gli...
Siria, altro incendio in Medio Oriente, altro rischio di escalation
Non si avevano più notizie dalla Siria da un po' di tempo a questa parte, anche se si sapeva che il conflitto siriano non...
Quando il diritto internazionale si fa sentire
Da mesi assistiamo con orrore ad una nuova guerra in Medio Oriente, in quella Terra Santa dove, da troppi anni ormai, due popoli non sono mai riusciti a trovare una rispettosa via di convivenza e di pace. Iniziata il 7 ottobre 2023 con un criminale attacco di Hamas, la guerra di risposta di Israele è tuttora in corso, con effetti umanitari devastanti su Gaza e sull’insieme della popolazione palestinese.
Un mondo in movimento, tra Cina, America latina e G20
La settimana scorsa, l’America latina è stata al centro dell’attenzione internazionale per due eventi di particolare interesse globale: il Vertice dell’APEC (Cooperazione economica Asia-Pacifico) in Perù e il G20 in Brasile.
Il ritorno trionfale di Donald Trump alla Presidenza degli Stati Uniti
Eravamo in molti, in Europa, a temere il ritorno di Donald Trump, ma probabilmente in pochi ad immaginare una vittoria così imponente, senza margini di dubbio. Man mano che affioravano i risultati della tanto attesa elezione del 5 novembre scorso, la cartina dell’America diventava sempre più rossa, il colore dei repubblicani.
Ad Est, un futuro incerto per Georgia e Moldavia
Si sono concluse domenica scorsa le elezioni presidenziali in Moldavia, con la vittoria di Maia Sandu, per un secondo mandato. La vittoria della Presidente vicina all’Europa, con il 54% dei voti, è stata possibile grazie al voto della diaspora moldava, circa 300.000 elettori residenti all’estero e lontani dal loro Paese.
Georgia al voto, in bilico tra Russia e Europa
Si sono svolte il 26 ottobre scorso le elezioni legislative in Georgia, piccolo Paese di 4 milioni di abitanti incastonato nel Caucaso del Sud. Sono state elezioni attese con apprensione dai georgiani e dalla comunità internazionale, cariche di sfide geopolitiche non solo per il Paese, ma anche per i rapporti fra l’Europa e una Russia in piena guerra di aggressione all’Ucraina e determinata a contrastare l’intero Occidente.
Moldavia: sul filo della frontiera fra Unione Europea e Russia
Il referendum tenutosi in Moldavia domenica scorsa sull’adesione o meno del Paese all’Unione Europea, ha ottenuto infatti solo il 50,3 % dei Sì, un risultato che contiene tutte le incertezze di un momento politico e geopolitico molto sensibile per la piccola Repubblica, situata a ridosso dell’Ucraina.