Asilo: la Svezia rifiuta estradizione in Grecia

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Una Corte svedese ha rifiutato l’estradizione in Grecia di un richiedente asilo iracheno considerando «non adeguato» il trattamento previsto dalle autorità   greche, una decisione indicativa delle difficoltà   di armonizzazione europea del diritto d’asilo.
Prima di presentare richiesta d’asilo alla Svezia, l’uomo in fuga dall’Iraq era giunto in Grecia e, secondo il regolamento europeo in vigore dal 2003 (cosiddetto Dublino II), spetta al primo Paese di arrivo la decisione sulla concessione o meno dell’asilo. Per questo, il Comitato svedese per l’esame delle domande d’asilo aveva deciso l’estradizione in Grecia del cittadino iracheno, il quale si era perಠappellato alla Corte svedese per l’immigrazione sulla base delle sue condizioni di handicap e sulle scarse protezioni previste per la concessione dell’asilo in Grecia.
La Corte svedese ha quindi annullato l’estradizione confermando di fatto le preoccupazioni del richiedente asilo, considerando anche che la Grecia ha il tasso europeo più basso di riconoscimento dell’asilo: nel 2007 è stato accettato solo lo 0,61% delle domande presentate, lo 0,84% nel 2006 e nel 2005 e lo 0,3% nel 2004 secondo i dati dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR-UNHCR).
Decisione analoga a quella svedese era stata presa qualche settimana prima dalla Norvegia, che insieme all’Islanda ha sottoscritto l’accordo di Dublino pur non facendo parte dell’UE: considerando inaccettabile il rischio che i diritti dei richiedenti asilo non fossero rispettati la Norvegia era così stato il primo Paese a esprimere forti dubbi sulle procedure in vigore in Grecia. Varie ONG europee, tra le quali Amnesty International, hanno più volte denunciato il basso livello di garanzie per i richiedenti asilo in Grecia come in altri Paesi dell’Europa meridionale (la situazione italiana pare migliorata solo negli ultimi mesi).
Proprio i due Paesi interessati dalla decisione della Corte svedese presentano situazioni particolari rispetto alle domande d’asilo nel 2007, secondo i dati dell’UNHCR: la Svezia è il primo Paese europeo per domande ricevute, soprattutto di cittadini iracheni, e seconda solo agli USA tra i Paesi industrializzati; la Grecia ha invece registrato un forte incremento di domande fino a livelli mai raggiunti prima, diventando la terza destinazione più importante per i richiedenti asilo.
La questione sollevata da Svezia e Norvegia evidenzia inoltre il differente approccio alla materia del diritto d’asilo ancora esistente tra i Paesi scandinavi e mediterranei dell’UE, nonostante i vari tentativi di armonizzazione messi in atto dalle istituzioni europee.

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