Appello al Ministro dell’Interno #SeaWatch

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L’Associazione APICE sottoscrive il’appello lanciato dai promotori della manifestazione svoltasi nel pomeriggio di oggi davanti alla prefettura di Cuneo per esprimere solidarietà ai passeggeri della Sea Watch.

Ill.mo sig. Ministro dell’Interno della Repubblica italiana,

la recente vicenda della nave “Sea-Watch 3”, con a bordo 43 passeggeri salvati da naufragio nel Mar Mediterraneo, cui da settimane è impedito l’attracco alle coste italiane, solleva in modo drammatico gli aspetti disumani e ingiusti delle norme vigenti nel nostro Paese circa l’accoglienza dei profughi e dei richiedenti asilo, in particolare dopo l’approvazione del D.L. 53 del 14 giugno 2019.

PREMESSO

–        che la nave “Sea-Watch 3” si è avvicinata alle coste italiane con l’obiettivo di portare in Italia un equipaggio di migranti tratti in salvo nelle acque libiche, persone in fuga da situazioni di miseria, di sfruttamento, di guerra e di persecuzione che attanagliano in più zone il territorio africano;

–        che tali situazioni di miseria, di sfruttamento, di guerra e di persecuzione sono spesso frutto di politiche coloniali cui nemmeno il nostro Paese in passato si è sottratto, e che persistono tutt’oggi nelle forme neocoloniali di depauperamento e di sfruttamento iniquo delle risorse locali;

–        che le condizioni in cui si trovano i passeggeri della nave “Sea-Watch 3” sono diventate insostenibili, tali da ledere gravemente la stessa dignità umana dei passeggeri;

–        che lo Stato italiano sta assistendo inerme al permanere di tale situazione drammatica, minacciando anzi sanzioni contro l’equipaggio della nave e le organizzazioni che la sostengono, appellandosi alle norme previste dal D.L. 53 del 14.06.2019;

–        che tale provvedimento normativo – il cosiddetto “Decreto sicurezza bis” – in ispecie là dove punisce e sanziona organizzazioni e cittadini che prestino soccorso a persone in difficoltà risulta assolutamente incompatibile con gli alti valori di umanità e solidarietà su cui si fonda la Costituzione nata dalla Resistenza, in particolare con l’art. 2 che recita: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo […] e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”, o con l’art. 10 che recita: “L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute”; o ancora, al medesimo articolo: “lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica”;

noi cittadini sottoscritti e rappresentanti di associazioni impegnate a vario titolo nella
costruzione e la difesa di una società più giusta, più accogliente e solidale

CHIEDIAMO

–        che alla nave Sea-Watch 3 sia concesso immediatamente il permesso di attracco al porto di Lampedusa;

–        che i passeggeri sia garantita tempestiva ospitalità in adeguate strutture di accoglienza;

–        che i loro diritti di richiedenti asilo siano rispettati integralmente.

CHIEDIAMO ALTRESÌ

che il D.L. 53 del 14 giugno 2019 – il cosiddetto “Decreto sicurezza bis” – sia annullato.

Cuneo, 28 giugno 2019                                                       

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