Aperti i negoziati con la Turchia.

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Si aprono in extremis, poco prima della mezzanotte del 3 ottobre, i negoziati con la Turchia. Sono dunque state superate le resistenze dell’Austria e gli irrigidimenti della sessa Turchia.L’Austria ha accettato che nel mandato negoziale non si citasse il parternariato privilegiato come alternativa possibile all’adesione e ha ottenuto che si facesse esplicito riferimento alla «capacità   di assorbimento» dell’Europa; la Turchia, rassicurata da ”dichiarazione della presidenza britannica, con il consenso del Consiglio” e da una telefonata del Segretario di Stato americano, ha alla fine accettato quanto il mandato negoziale dice a proposito di Cipro e del suo ingresso nella NATO. ’ stata celebrata, così la cerimonia di apertura dei negoziati alla presenza del Il Ministro degli Esteri turco Abdullah Gà ¼l, del suo collega britannico, Jack Straw, del Commissario all’allargamento Olli Rehn e dell’alto rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune Javier Solana..
Positivi i commenti dei partner sociali; più cauta la Ces (Confederazione europea dei sindacati) che invita a non «abbassare la guardia» sul rispetto dei diritti sociali e dell’uguaglianza di opportunità  , mentre l’Unione delle Confindustrie Europee (Unice) sottolinea la rilevanza economica dell’avvenimento.
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