Occorreranno sforzi aggiuntivi per raggiungere gli obiettivi prefissati; lanciata una nuova piattaforma digitale per la transizione giusta nelle regioni carbonifere
La Commissione europea ha pubblicato la prima relazione sull’attuazione della direttiva sugli impegni nazionali di riduzione delle emissioni. Entrata in vigore il 31 dicembre 2016, la direttiva ha imposto agli stati membri l’adozione di programmi nazionali di lungo periodo in materia di riduzione delle emissioni inquinanti, introducendo soglie specifiche per il periodo 2020-2029 – ulteriormente ribassate per gli anni successivi.
La relazione evidenzia come i primi programmi nazionali non risultino sufficienti a conseguire gli obiettivi indicati, comportando il rischio concreto di sforamento delle soglie previste per la maggior parte dei Paesi membri. La Commissione ha pertanto annunciato che continuerà a sostenere, anche finanziariamente, gli sforzi degli Stati membri, in particolar modo nelle politiche di riduzione rivolte al settore agricolo, che rappresenta una delle maggiori criticità del sistema.
Gli impegni della Commissione sul fronte ambientale hanno altresì recentemente preso forma attraverso una nuova piattaforma digitale dedicata al meccanismo per una transizione giusta, lo strumento elaborato nell’ambito del green deal per alleviare i costi socio-economici della riconversione verde nelle regioni maggiormente esposte, in particolar modo quelle carbonifere e ad alta intensità di carbonio. La piattaforma consentirà a Stati ed enti regionali e locali di trovare in un unico portale digitale il materiale utile ed il supporto tecnico necessario all’elaborazione e all’attuazione dei progetti finanziati nell’ambito della transizione, condividendo altresì informazioni e buone prassi.
Per approfondire: i dati sull’inquinamento atmosferico (qui il report), la piattaforma per la transizione giusta nelle regioni carbonifere
