All’ONU la proposta di Italia e UE contro la pena di morte

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Il ministro degli Esteri italiano, Massimo D’Alema, è intervenuto all’assemblea dei ministri dei Paesi dell’ONU, presso la sede delle Nazioni Unite a New York, per presentare ufficialmente la proposta dell’Italia e dell’intera UE sulla moratoria della pena di morte.
La pena di morte, ha detto D’Alema, «è un estremo, visibile atto di violenza, che appartiene a una cultura che dovrebbe essere consegnata al passato». Per questo l’Italia, insieme al Portogallo in veste di presidente di turno dell’UE, propongono di creare una «task force» per accelerare la risoluzione dell’ONU contro la pena capitale. Secondo il ministro degli Esteri italiano, «ci sono le condizioni perchà© l’Assemblea generale si esprima contro la pena di morte».
Qualche giorno prima, il 25 settembre, era stato il presidente di turno del Consiglio europeo, il portoghese Josà© Sà ³crates, a ricordare la ferma opposizione europea alla pena capitale. Intervenendo di fronte all’Assemblea generale dell’ONU, infatti, Sà ³crates aveva sottolineato come l’UE fosse coautrice della bozza di risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni e l’abolizione della pena di morte.
Il gruppo di lavoro del segretario generale dell’ONU, Ban ki-Moon, ha reso noto che il segretario generale appoggia la moratoria, poichà© anch’egli ritiene che la vita umana sia preziosa e vada protetta, e che tutti gli esseri umani hanno diritto a vivere in dignità  . «Esiste un trend crescente nel diritto internazionale e nella pratica di eliminare gradualmente le esecuzioni e lui incoraggia questo trend» ha dichiarato il consigliere legale di Ban ki-Moon.

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