Prende il via il semestre della Svezia alla presidenza di turno dell’UE, che sarà caratterizzato soprattutto dall’impegno preso dal governo svedese in materia di libertà , sicurezza e giustizia, con particolare attenzione a immigrazione e asilo.
Nel semestre di presidenza svedese, infatti, sarà presentato e discusso il nuovo programma quinquennale denominato appunto Programma di Stoccolma, che sostituirà quello de L’Aia varato nel 2004 (preceduto da quello di Tampere del 1999) e che dovrebbe essere adottato a fine anno dai capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri.
Tra le priorità di questo Programma annunciate dal governo svedese, anche la riforma del sistema di asilo, che dovrebbe basarsi sulla certezza e la trasparenza delle disposizioni previste, e l’introduzione di misure per favorire l’immigrazione legale nell’UE, al fine di conciliare la crescente richiesta di sicurezza e controlli con la necessità di manodopera per contrastare l’invecchiamento demografico dell’UE.
«Una delle questioni principali in materia di asilo e migrazioni è quella di lavorare per un sistema comune che sia legalmente certo, accessibile e basato sulla solidarietà tra gli Stati membri» ha dichiarato il ministro svedese per le Politiche di asilo e immigrazione, Tobias Billstrà ¶m. La ministra per gli Affari sociali, Cecilia Maelstrom, ha invece osservato che «non sarà facile trovare un punto di equilibrio» tra le diverse posizioni delle istituzioni europee e degli Stati membri, ma ha sottolineato che il governo svedese si focalizzerà molto sugli individui, visti anche come vittime sia di fenomeni globali quali il cambiamento climatico, le guerre, la povertà , sia come vittime della criminalità organizzata che gestisce la tratta di esseri umani.
L’obiettivo della presidenza svedese dell’UE in materia di libertà , sicurezza e giustizia è dunque quello di garantire «un’Europa sicura e allo stesso tempo più aperta», con un «buon equilibrio» tra la lotta effettiva al crimine e la tutela della privacy dei cittadini.