Afghanistan: congratulazioni dell’UE, ma resta l’incertezza

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La presidenza di turno svedese dell’UE si è congratulata ufficialmente con l’Afghanistan per lo svolgimento delle seconde elezioni presidenziali e provinciali verificatesi sotto la Costituzione democratica approvata nel 2004 (1382 secondo il calendario afghano).
Il fatto poi che quelle svoltesi il 20 agosto siano state le prime elezioni condotte dalle autorità   afghane in tre decadi «segna un’importante pietra miliare per la democrazia nel Paese» osserva la presidenza dell’UE, sottolineando il coraggio della popolazione che si è recata ai seggi nonostante le minacce e i forti rischi.
La Missione dell’UE (European Union Election Observation Mission – EOM) continuerà   a monitorare il processo elettorale, che si annuncia piuttosto lungo e non privo di polemiche. Mentre i risultati definitivi saranno rivelati solo nella prima metà   di settembre, il presidente della Commissione afghana per i reclami elettorali ha infatti reso noto che a Kabul sono state presentate in un solo giorno 100 denunce di brogli, «alle quali vanno aggiunte quelle che ci stanno pervenendo per iscritto da tutte le province del Paese» ha precisato.
Inoltre, sia il presidente uscente Hamid Karzai sia il suo principale avversario per la corsa presidenziale Abdullah Abdullah, ex ministro degli Esteri e prima ancora consigliere politico del comandante Ahmad Shah Massud (ucciso due giorni prima degli attentati dell’11 settembre 2001), hanno subito dichiarato entrambi di aver vinto le elezioni. Intanto, in questa situazione di incertezza, i guerriglieri taliban che contrastano duramente tutti e due i potenziali prossimi presidenti hanno di fatto il controllo totale di ampie aree del Paese.

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