Ad Atene la Conferenza europea delle donne rom

1656

Riunite ad Atene per una due giorni di lavoro promossa dal Consiglio d’Europa, le donne rom hanno esortato i governi europei a rispettare i diritti fondamentali della minoranza rom e a un maggior impegno contro le discriminazioni di genere e multiple.
Al centro della Conferenza di Atene (la prossima si terrà   in Finlandia nel 2011), le crescenti e allarmanti violazioni dei diritti umani commesse nei confronti delle comunità   e delle donne rom, nonchà© le modalità   attraverso cui garantire il pieno godimento dei loro diritti.
Nella dichiarazione finale è stata sottolineata la necessità   di impedire qualsiasi segregazione de facto in materia di alloggio e istruzione, promuovendo invece i principi di uguaglianza e integrazione. àˆ poi necessario porre fine al clima di impunità   in cui si verificano abusi dei diritti dei rom e delle donne in particolare, adottando misure mirate per individuare e punire i responsabili di tali atti e risarcire le donne rom che ne sono vittime.
Le partecipanti alla Conferenza hanno inoltre chiesto ai governi dei Paesi europei dove la sterilizzazione forzata è una pratica ancora in uso di adottare misure concrete per risarcire le vittime, sanzionare i responsabili e avviare una riforma del settore sanitario pubblico che miri a garantire il pieno rispetto dei diritti.
Un altro problema individuato nel corso dei lavori della Conferenza riguarda l’immagine negativa delle donne rom presentata dai media: le partecipanti hanno così esortato le organizzazioni internazionali a sostenere il giornalismo rom per permettere alla generalità   dei giornalisti di scoprire le molteplici realtà   e promuovere, in tal modo, un giornalismo obiettivo.
Gli attivisti rom e i difensori dei diritti umani sono stati invitati ad impegnarsi attivamente presso le stesse comunità   rom al fine di accrescere la consapevolezza dei loro diritti fondamentali e facilitarne l’accesso ai servizi pubblici e ai meccanismi di applicazione della legge. Ai governi è richiesto infine di adottare nuove ed efficaci misure per monitorare e valutare la condizione delle donne rom su scala nazionale, sviluppando una metodologia specifica di raccolta dati, basata sul genere e sull’origine etnica, come punto di partenza per l’adozione di misure mirate ed esaustive applicabili in tutti gli ambiti della vita quotidiana.

Approfondisci

1 COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here