A giugno il referendum sul Trattato in Irlanda

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Il governo irlandese ha reso noto che il referendum popolare sul Trattato dell’UE si terrà   nella seconda settimana di giugno. L’Irlanda è l’unico Stato membro dell’UE a scegliere la via referendaria per la ratifica del Trattato, per tutti gli altri è infatti prevista la procedura parlamentare.
L’ultima volta che l’Irlanda si era trovata in una situazione simile creಠqualche preoccupazione all’UE: nel 2001 un referendum popolare rifiutಠil Trattato di Nizza, poi accolto da un secondo referendum svoltosi l’anno successivo. Forse anche per questo il governo irlandese sta comunicando ai cittadini la necessità   di approvare il Trattato, pena l’isolamento nell’UE, con un investimento di 5,8 milioni di euro secondo quanto affermato in Parlamento dal ministro degli Esteri Dermot Ahern.
Intanto, dopo sei settimane di dibattito, la Camera dei Comuni britannica ha approvato la legge che permetterà   la ratifica del Trattato di Lisbona e che passa ora al vaglio dell’altro ramo del Parlamento (Camera dei Lord). In questo modo è stato superato il tentativo dell’opposizione parlamentare di proporre anche per il Regno Unito la via referendaria.
Finora cinque Stati membri hanno già   ratificato il Trattato (Ungheria, Slovenia, Malta, Romania e Francia), mentre in alcuni Paesi il processo politico presenta alcune difficoltà  . àˆ ad esempio il caso della Slovacchia, che ha rinviato il voto per una disputa interna su una legge da approvare, e della Finlandia, che si trova alle prese con una diatriba sollevata dalla provincia semi-autonoma di Aaland (un’isola tra la Finlandia e la Svezia) che potrebbe minare la ratifica.

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