Polemiche per la riduzione dei seggi europei

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La commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo ha approvato la redistribuzione dei seggi per le prossime elezioni europee, in vista dell’entrata in vigore del nuovo Trattato di riforma. I seggi dovrebbero ridursi a 750, con i Paesi più grandi che cederanno posti ai più piccoli.
Il Rapporto, elaborato dal conservatore francese Alain Lamassoure, prevede infatti una riduzione dei 785 seggi europarlamentari attuali, ma già   sorgono polemiche perchà© l’Italia sarà   maggiormente penalizzata rispetto ad altri Paesi. Dovrebbe infatti passare dagli attuali 78 a 72 deputati, mentre la Francia e il Regno Unito, che hanno una popolazione numericamente simile a quella italiana, passerebbero rispettivamente da 78 a 74 e da 78 a 73. La Germania, poi, perderebbe solo tre seggi.
Tale risultato deriva dal sistema di calcolo, che utilizza un criterio propozionale alla popolazione residente e non ai cittadini aventi diritto di voto: l’Italia ha circa 3 milioni di cittadini con diritto di voto non residenti nel Paese.
Dopo l’approvazione in commissione, la redistribuzione sarà   sottoposta all’Assemblea plenaria il prossimo 10 ottobre per la decisione definitiva, con gli eurodeputati italiani che annunciano battaglia. In ogni caso, il governo italiano ha ipotizzato la possibilità   di porre il veto quando il Consiglio dei ministri dell’UE dovrà   approvare all’unanimità   la decisione dell’Europarlamento.

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