Al fine di affrontare la grave emergenza incendi verificatasi in Grecia negli ultimi giorni, che ha provocato circa 60 vittime e danni enormi, è stato attivato il meccanismo europeo di protezione civile coordinato dalla Commissione e creato nel 2001. Personale e mezzi sono così giunti in Grecia da vari Paesi, in quello che rappresenta il maggior impegno affrontato finora dall’UE in aiuto a uno Stato membro.
Oltre agli interventi immediati, la Commissione europea sta studiando come rendere più efficace l’azione della protezione civile e per questo sono stati individuati undici moduli di intervento diversi. Uno di questi riguarda la lotta agli incendi con una task-force, composta da uomini e mezzi pronti a intervenire in casi di crisi. Fra le ipotesi, c’è anche quella che la forza di intervento rapido anti-incendio sia creata attorno alle strutture e all’esperienza dei Paesi maggiormente colpiti dagli incendi boschivi e cioè Italia, Spagna e Francia.
Dall’Italia è giunto recentemente un appello a adottare una strategia europea nella lotta agli incendi, mentre a fine luglio il presidente francese Nicolas Sarkozy e il premier greco Kostas Karamalis avevano già dato il loro sostegno alla creazione di una forza di reazione rapida contro gli incendi. «Sappiamo che il trend degli incendi continuerà e quello che stiamo già vedendo con chiarezza è che questa capacità non è sufficiente», ha dichiarato la portavoce del commissario europeo all’Ambiente, il greco Stavros Dimas.