L’Olanda apre ai Paesi dell’Est

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Il governo olandese ha deciso di rendere meno rigide le sue condizioni per assumere, in 16 settori produttivi, i lavoratori provenienti da Polonia, Estonia, Lettonia, Ungheria, Lituania, Slovenia, Slovacchia e Repubblica Ceca.
Fra i settori interessati, l’industria metallurgica, il settore sanitario e la funzione pubblica. A partire dal 26 settembre, i lavoratori originari di questi Paesi potranno essere assunti anche qualora il datore di lavoro non dimostri che per un determinato posto non ha trovato manodopera locale adatta, così come finora previsto dalla legislazione. Inoltre, gli Olandesi potranno assumere lavoratori dell’Est anche in settori come la polizia o le telecomunicazioni (tutti settori in cui ”il rischio di concorrenza da parte della manodopera olandese è minimo”).
Il governo olandese intende altresì liberalizzare completamente il mercato del lavoro entro il 1° gennaio 2007 per i lavoratori originari dei 10 Paesi che hanno aderito all’Ue il 1° maggio 2004.

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