«Occupazione in Europa 2006»

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Secondo la relazione «Occupazione in Europa 2006», pubblicata il 6 novembre dalla Commissione europea, la situazione occupazionale nell’Unione europea è migliorata nel corso dell’ultimo anno, per effetto delle riforme attuate, nonostante un rallentamento temporaneo della crescita economica.
Il tasso di disoccupazione è diminuito, rispetto allo scorso anno, di quasi mezzo punto percentuale (dal 9,1% all’8,7%), mentre la crescita dell’occupazione è praticamente raddoppiata (0,9%). Tuttavia, i progressi registrati non sono stati uniformi in tutti gli Stati membri: persistono marcate divergenze nel mercato del lavoro, in particolare tra uomini e donne, tra cittadini comunitari e non comunitari, nonchà© tra regioni. Ad esempio, i tassi di occupazione femminile oscillano tra il 70% di Danimarca e Svezia e il 34% di Malta; i tassi di occupazione regionali si collocano al 40% in alcune regioni d’Italia e all’80% in numerose aree del Regno Unito.
La relazione esamina inoltre il concetto di «flexicurity», mostrando come alcuni mercati del lavoro nazionali riescano a combinare clausole contrattuali elastiche con una maggiore sicurezza grazie ad un programma di formazione continua, a politiche attive del mercato del lavoro e ad elevati livelli di protezione sociale.
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